Monday, April 19, 2010

NUOVE USCITE: UN PERIODICO PER GENTILDONNE

Pare che almeno una volta all'anno ci sia una nuova uscita in edicola che non posso e non voglio perdermi. L'anno scorso ho atteso la nuova uscite di turno con talmente tanta trepidazione che il progetto, nel giro di due numeri o forse tre, si è rivelato per me una gran delusione.

Quest'anno ho deciso di non farmi aspettative. Sapevo che sarebbe uscita, sapevo anche più o meno che sarebbe stata fenomenale, ma sapevo anche che ci sarebbe stata una buona probabilità che mi avrebbe delusa. Non è stato così, per fortuna, e The Gentlewoman me lo sono comprato e subito amato. Trovo difficile che i prossimi numeri mi deludano, se non altro perchè la rivista dalla cui costola è stata generata mantiene da anni il suo lustro impeccabile, oltre ai contenuti fenomenali.



Tra l'altro, se il look e l'aura che circondava questo nuovo periodico mi avevano già conquistata praticamente da subito, sfogliare The Gentlewoman è stata un'esperienza positivamente devastante (il che non so cosa voglia dire). Non ricordo di essere mai stata così felice davanti alla carta stampata prima d'ora. Il motivo? Ci sono così tante donne che amo e adoro e a volte venero, ogni pagina è stata una bellissima sorpresa:

Pagina 27: uno dei miei professori dell'università preferiti, James Anderson, intervista a Josephine Chime

Pagina 32: Anna Blessman, irriverente ma discreta musa di Peter Saville, con la quale ho avuto il piacere di passare tre incredibili giorni qui l'anno scorso.

Pagina 37: Alice Rawsthorn, la cui saggistica divoro periodicamente - tra l'altro, questo articolo mi ha fatto ricordare le sue numerosissime conferenze in giro per la città, il che mi ha fatto in seguito sperperare una piccola fortuna in biglietti per talks nei più illustri musei londinesi a cui non vedo l'ora di partecipare. Vi dico solo che a causa di queste tre pagine tra qualche settimana andrò a sentir parlare nientepopodimenochè Renzo Piano e Juergen Teller.

Pagina 60: Kazuyo Sejima del duo SANAA. E' praticamente impossibile lavorare dove lavoro e allo stesso tempo non esserne ossessionati.

Pagina 66: Gill Wilkins, giovanissima fashion editor di Vogue UK che puntualmente mi salta all'occhio ad ogni London Fashion Week, con la quale tra l'altro ho una volta avuto il piacere di condividere un taxi, direzione: Marios Schwab.

Pagina 104: la mia più grande ossessione adolescenziale, Jenny Holzer. E' stato un piacere ritrovarla qua.

Non è tutto. Queste sono solo le cose che mi hanno lasciata letteralmente a bocca aperta pagina dopo pagina. E' stato un po' come viaggiare attraverso la mia adolescenza, passando per la mia educazione sul design e aprendo uno spiraglio su cose che vorrei sapere, conoscere e diventare.

Cerco di essere disillusa sul futuro della gentildonna delle edicole, ma con un esordio simile sarà dura. Attendo con ansia il prossimo inverno, per conoscere altrettante grandi donne.

4 comments:

the fashion book said...

Ottimo!Chissà se qua a Milano ne troverò una copia...

Ti seguo da un bel pò di tempo e volevo dirti che mi piace proprio il tuo blog! Semplice, pulito, pieno di chicche...sei una boccata di aria fresca ogni volta!
Anch'io mi occupo di moda, se ti va fai un salto sul sito per il quale lavoro, mod-a.com oppure sul mio personale.

A presto,

Eleonora

Fabiana Mariani said...

Visto che latiti sento l'esigenza di Ossessioni e segnalo le mie. Gli anelli (che non metto)
http://www.my-wardrobe.com/lucy-hutchings/black-pearl-cube-ring-141628

e le righe scompaginate
http://www.asos.com/Paul-By-Paul-Smith/Paul-By-Paul-Smith-Transparent-Stripe-Oversized-Shirt-Dress/Prod/pgeproduct.aspx?iid=909178&SearchQuery=paul%20smith&sh=0&pge=0&pgesize=20&sort=2&clr=Multi

MadeMode said...

Interessante. Ma dove trovi questa rivista? Edicola o devi andare nelle librerie un pò più fornite?

M.M.

Fabio said...

Ciao e complimenti per il blog!