Monday, January 22, 2007

UOMINI E DONNE SI SCAMBIANO I TREND...

Siamo ormai alla conclusione delle sfilate maschili a Milano, e a parte tanta sartoria, tagli classici e qualche tocco di pvc (Alexander McQueen), nulla è saltato all'occhio.
Una cosa sola, di cui tutti parlano, pare degna di nota: i leggins maschili. Marni ha infatti portato in passerella leggins in cachemere, abbinati a giacconi ampi e T-shirts, in nero, rosso, lilla...








Quello che è gi stato definito un "nuovo classico" fa discutere: il leggins diventerà un tormentone per gli uomini come lo è stato (e continua ad essere) per le donne?
vedremo come va a finire...

Monday, January 15, 2007

TUTTI PARLANO DI...

Lindsay Lohan non è esattamente amata fra i modaioli inglesi/americani. Non era amata un paio d'anni fa, quando il suo stile era improponibile, e ciò non è cambiato quando la stylist Rachel Zoe l'ha presa sotto la sua ala protettrice (per cifre esorbitanti, si intende) e le ha rifatto il look. Lindsay è rimasta persona non grata nel panorama modaiolo internazionale.

Non mi sono sorpresa dunque, quando alla notizia che sarebbe stata la protagonista della nuova campagna pubblicitaria Miu Miu, si è levato un grido di dissenso. Un paio di giorni fa la prima foto ha fatto capolino da un forum, e da allora tutti ne parlano.



La frase più sentita è: "meglio di quello che pensavo."
Infatti, grazie ad un gran lavoro di make-up artist e parrucchiere, una buona illuminazione, una posa da bambola, con un aspetto a met fra Karen Elson e Madonna, Lindsay non è poi così male.

Altra frase molto sentita: "meno male che non sembra lei."

Friday, January 12, 2007

Betty La Cozza



E' bruttina, ispanica, proviene da una famiglia non abbiente che deve mantenere, vive nella periferia malfamata di New York. Nessuno si aspetterebbe che Betty Suarez, aspirante giornalista, venga assunta nella rivista di moda più autorevole. E invece, per un fortunato gioco del destino, proprio come accadeva nell'amato/odiato "Il Diavolo Veste Prada", Betty viene assunta come assistente del direttore di MODE.

Ugly Betty è un telefilm/soap/sitcom americano appena uscito in inghilterra, ed essendo trasmesso il venerdì sera, i modaioli londinesi si chiedono già se non valga la pena sacrificare una serata di bagordi per restare a casa a guardarlo in anteprima. Perchè con una storia a volte comica a volte strappalacrime, personaggi caricaturiali ed esasperazioni del mondo della moda, "Ugly Betty" è davvero un'idea vincente.



Il look di Betty è un miscuglio di stampe e colori, che ad un occhio non allenato possono sembrare semplicemente brutti, ma osservandoli attentamente, si nota un filo conduttore nel suo look. Insomma, Betty sarà anche una cozza, ma ha un suo personalissimo senso dello stile, che dimostra ampiamente in ogni episodio. E poi, salvando più volte il suo capo dal licenziamento, la ragazza dimostra di essere sveglia e intelligente. Altro che cozza..





Ancora non si sa quando (e se) il telefilm approderà in Italia, nel frattempo su Italian Subs si possono trovare i sottotitoli per chi riuscisse a procurarsi le puntate in lingua originale.

Monday, December 11, 2006

Al Caldo

E' finalmente arrivato il freddo (o per lo meno, per la prima volta questa settimana si fa sentire qui a Londra), e le ragazze concordano su un elemento che non può mancare nel guardaroba quest'anno: la pelliccia.

Ora, quando pensavo a una pelliccia mi veniva in mente la pelliccia che mia madre usava ogni inverno, lunga, scura e negli anni novanta. Non ne avevo un bel ricordo. Anzi, da quando ho acquisito una certa coscienza modaiola e imparato ad apprezzare cose che da piccola mi venivano imposte (ballerine, gonne e quant'altro), la pelliccia è l'unico capo che ancora non avevo riconsiderato. Mi faceva paura.

Ma vedere la mia prima pelliccia "casual" per strada è stata una vera rivelazione: indossata con converse e jeans a sigaretta, la giacca corta in pelliccia (e non sto parlando di bomber, ma di blazer, per intenderci) ha assunto un nuovo significato.

Ripropongo la foto dell'ultimo post (certo che quella ragazza aveva ogni cosa a posto), pelliccia con jeans a sigaretta e ballerine, scattata alle sfilate di Milano. Stesso stile per le giovani londinesi.



Ed ecco che la pelliccia non fa più paura.

Friday, December 08, 2006

Su con la vita...

Ultimamente i blog di moda, e il web in generale, sono impazziti per i JEANS A VITA ALTA.

Lo scalpore è iniziato quando, a settembre, Kate Moss si è presentata alla sfilata di Topshop (negozio per cui, fra l'altro, sta disegnando una linea di abbigliamento) con un jeans lavato a vita alta. E insomma tutti si sono chiesti se non sia il caso di contemplare la vita alta come grande trend del momento. Perchè, in teoria, Moss lancia la moda, e tutti gli altri copiano.
Solo che il jeans a vita alta potrebbe sembrare anche una buona idea, ma in pratica è un disastro. Nessun fondoschiena risulterà mai bello dentro un jeans a vita alta (no, neanche quello di Kate), e tale jeans non dovrebbe esser venduto oltre la taglia quaranta.

Che fermento dunque quando Cheap Monday, marchio svedese di abbigliamento i cui Jeans (economici ma dal taglio pressochè prefetto) spopolano fra i circoli modaioli, ha lanciato Eiffel Tower, un modello scuro, a sigaretta e con la vita altissima.



Style Guru, sito che propone idee e trucchi per apparire stilosi in ogni occasione, ha provato a stilare una lista di consigli per indossare la vita alta senza apparire ridicole. Questi consigli includono l'uso di tacchi alti il più possibile, assicurarsi che i jeans abbiano le tasche dietro (a quanto pare anche il sedere di Kate Moss risulta grosso senza) e, prevedibilmente, astenersi dall'indossare il look se si hanno curve.

Personalmente, trovo che questa foto di The Sartorialist sia un esempio perfetto di come indossare i jeans a vita alta (e questi sono proprio i Cheap Monday Eiffel Tower): fisico asciutto, elementi che denotano forte personalità (lo stesso look non sarebbe così apprezzabile se la ragazza avesse i capelli lunghi), ed accessori speciali (pelliccia e ballerine a punta indossate con ironia).

Wednesday, December 06, 2006

Quattrocentodiecimila volte wow!

E' stato venduto ieri da Christie's a Londra il celeberrimo "Little BLack Dress" indossato da Audrey Hepburn nella scena d'apertura di "Breakfast at Tiffany's". L'asta comprendeva anche diversi autografi di star del cinema e oggetti di scena di svariati film di James Bond, ai tempi di Sean Connery.

L'abito di "Breakfast at Tiffany's"era stato creato apposta per il film, dal couturier francese Givenchy, e compare nella prima scena, quando Holly Golightly scende da un taxi di fronte a Tiffany sulla Fifth Avenue di New York con un cappuccino e una brioche e consuma la sua colazione di fronte ai gioielli delle vetrine. Inutile dire che il film stesso è un classico, e che gli abiti indossati in quel film sono entrati a far parte della storia della moda (il momento che preferisco: Holly riceve i suoi invitati vestita di solo un asciugamano sapientemente drappeggiato, rassomigliante un peplo, incredibilmente elegante).

La stima dell'abito era di 70.000 sterline circa, anche se le riviste di moda si aspettavano un prezzo di vendita attorno alle 100.000 sterline. Dopo un'assidua guerra fra due offerenti presenti in sala e un assiduo compratore anonimo al telefono, quest'ultimo si è aggiudicato l'abito per la grandiosa cifra di 410.000 sterline (circa 606.600 euro al cambio attuale), circa sei volte il prezzo stimato.

Pazzia? In fondo è un classico, e credo di poter affermare che qualsiasi appassionato di moda, cinema, o Audrey Hepburn, potendoselo permettere, avrebbe offerto anche di più.

Ecco le immagini (fornite da BBC Londra) tratte dall'asta:





Per vedere l'intero video, cliccate qui.

Tuesday, December 05, 2006

Giovani dalle idee brillanti


Neet Magazine festeggia con quest'ultimo numero il suo primo anniversario.

Creata un anno fa dalla web designer Stephanie, Neet è l'abbreviazione ufficiale di "Not in Education, Employment or Training", e sta ad indicare una rivista dedicata e creata da giovani creativi da tutto il mondo, che non possiedono necessariamente qualifiche tecniche o diplomi (N.E.E.T. si pronuncia anche come neat, che in inglese significa bello, ed è una parola molto usata dai giovani). C'è di tutto, da servizi fotografici con abiti vintage a consigli per lo shopping a illustrazioni a interviste. L'importante è che tutto sia genuinamente creato da giovani N.E.E.T. La parte che preferisco è "Global Fashion": foto di stili e mode differenti mandati a Stephanie da tutto il mondo.
La struttuta della rivista è molto semplice: si clicca sulle pagine per sfogliarla, e la descrizione di abiti e oggetti nasconde un link che porta alla pagina dei designer che li hanno creati.



Ho seguito questa rivista dal primo numero, un anno fa, e devo dire che se già era di eccellente qualità agli inizi, ogni volta mi stupisce ancora di più.

E poi, è gratis e si può sfogliare un numero illimitato di volte. Meglio di così?

Friday, December 01, 2006

Calendario dell'Avvento per Maniaci dello Shopping



Dunque, H&M ha lanciato oggi il suo personale calendario dell'avvento. Ogni giorno, fino al 23 Dicembre, offrirà ai suoi clienti un accessorio o capo d'abblgliamento (che può essere donna, uomo o bambino) ad un prezzo speciale. Oggi vi siete persi (oppure no) un bomber dorato a 14.90 euro. Domani sarà la volta di una tuta in ciniglia allo stesso prezzo. Il 5 Dicembre sarà la volta di un bomber di pelle nera da uomo a 39.90 euro.
H&M rivelerà ogni "Capo dell'Avvento" cinque giorni prima della sua uscita.

Che bel modo di contare i giorni che mancano a Natale..

Thursday, November 30, 2006

Comunità Modaiole...

E' nato il Myspace della moda.

Myspace, ormai notissima comunità online di incontri e quant'altro (ultimamente dedicata soprattutto a giovani musicisti che vogliono farsi conoscere) evidentemente stava un po' stretta ai modaioli del web. E allora hanno creato IQONS, commuity che dà la possibilità a fotografi, art director, giornalisti, stilisti, stylist, pr e compagnia di mostrare il loro lavoro, stringere contatti con altra gente dell'industria e, come myspace, perdere un'infinità di tempo utile in inutilità virtuali.

Ma insomma è divertente così.

Phoebe Philo - Atto II

Probabilmente sarete tutti ancora sconquassati da Viktor & Rolf per H&M.

Ma Gap, gigante della moda basica a prezzi modici (che ha da poco lanciato una collaborazione con il guru degli abiti da sera Roland Mouret), ha recentemente incorporato nella sua squadra di stilisti Phoebe Philo (ex stilista per Chloe, che ha lasciato la casa di moda per fare la mamma).
Gap mantiene il silenzio su quali altri designer siano stati incorporati nel team (pare che l'azienda abbia aumentato il numero di consulenti di immagine, per stare al passo con il ritmo del mondo della moda di oggi), ma pare che altri cosiddetti A-listers potrebbero presto essere rivelati.

Nel frattempo, congratulazioni a Phoebe Philo, per la sua bambina e per la collaborazione con il marchio Gap senza troppa pubblicità - per ora.

Confermato!

E' stato confermato oggi dagli addetti stampa di Sofia Coppola.
Ora non ci resta solo che aspettare le foto..

Wednesday, November 29, 2006

Non è ancora ufficiale, ma pare che Sofia Coppola (devo davvero elencare tutte le cose per cui è famosa? dunque: figlia del regista de "Il Padrino" Francis Ford Coppola, regista lei stessa di film culto come "Le Vergini Suicide" e del nuovo e discussissimo "Marie Antoinette", nonchè musa del designer Marc Jacobs e nome di una borsa) abbia appena dato alla luce la sua prima figlia.

Dunque, Sofia era già adorabile con il pancione vestita Marc Jacobs alle sfilate. Inutile dire che non vedo l'ora di vedere le sue foto versione mamma della piccola Romy (a quanto pare questo è il nome della piccola).

Occhi aperti!

Friday, October 20, 2006

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