Wednesday, October 24, 2007

IL MESE DEL SESSO

Pare che questo sia il mese del sesso, per arte e moda.

E' cominciato tutto con la Barbican Art Gallery di Londra, dove da questo mese (fino al 27 gennaio) è in scena la mostra Seduced: Art and Sex from Antiquity to Now. La mostra, che esplora le rappresentazioni del sesso dall'antichità ad oggi, copre uno spazio temporale di 2000 anni, fra sculture, stampe, acquerelli e arte moderna. Conferenze su pornografia, censura e arte e film sul genere (strettamente vietati ai minori di 18 anni) sono parte del fitto programma. La mostra è già stata definita "la più inntelligente e coraggiosa" dell'anno dal quotidiano The Guardian.

Ma l'arte non è la sola a parlare di sesso questo mese. Mi è appena capitato fra le mani il nuovo Dazed & Confused. Uscita dal nome Sex Me Up, in sottotitolo legge: esprimiti, non reprimerti. E i contenuti sono fedeli al motto: servizi fotografici che alludono a feticismo e S&M, fra abiti sexy di Dolce & Gabbana e cappelli con allusioni falliche di Stephen Jones.

Dunque, per "festeggiare" il mese del sesso non si può far altro che indossare un capo adatto. A me è subito saltato alla mente il body effetto nudo di Dolce & Gabbana (non a caso fotografato su Dazed): paillettes toni carne per simulare nudità e trasformarsi in una scultura di nudo scintillante. Alternativamente, Rodarte ha proposto (e si parla della prossima primavera) delle scarpe in puro stile feticista S&M: pelle nera, tacco 10 e borchie allover. Abbinate a toni pastello e tessuti impalpabili come in passerella la confusione sessuale è garantita.

Wednesday, October 17, 2007

MODA: L'EPOCA D'ORO

Se passate per Londra nei prossimi mesi, dovete assolutamente fare un salto al Victoria and Albert Museum (in verità, sono i molti i posti in cui "dovete assolutamente fare un salto", ma questo è un altro discorso).

Al V&A (South Kensington) è in mostra "The Golden Age of Couture", una rassegna sulla moda del dopoguerra fra Parigi e Londra. Fra abiti di Dior, Balenciaga, Givenchy, Chanel e dei meno conosciuti ai più, ma atrettanto degni, Balmain, Hardy Amies e Jacques Fath. La mostra illustra l'evoluzione della moda dal primo New Look di Dior al "ready-to-wear", fra abiti, bambole, foto e accessori (guanti in pelle color pastello e ventaglio asimmetrico di Dior in cima alla lista).

In mostra abiti belli da far piangere (o per lo meno restare a bocca aperta come è successo a me per l'intera durata della visita): pieghe, ricami, applicazioni, pois. Questa mostra racchiude l'essenza della moda che è arrivata ai nostri giorni attraverso piccole rivoluzioni portate avanti da questi "grands couturiers" di metà secolo.

Degne di nota anche le fotografie di Cecil Beaton, Irving Penn e Richard Avedon (questi ultimi due a mio avviso avi del mio fotografo di moda preferito, Scott Schuman).

Un must per qualsiasi amante della moda di passaggio a Londra.


[tutte le foto dal Victoria and Albert Museum]

SHOPPING-LIST INVERNALE PER FREDDOLOSE

Lo ammetto: sono una freddolosa. Del genere che non oserei mai uscire senza calze dopo metà settembre. Del genere che preferisco essere vestita male piuttosto che patire il freddo (ebbene sì). Ma anche del genere che non sopporto il 90% dei tessuti caldi sulla pelle (insomma, se non è cashmere, non è, e questo è un guaio).

Questa lista della spesa, dunque, è principalmente per me.


Un body
Necessario. Caldo, sottile, tutto d'un pezzo. Cosa si può chiedere di più? Pezzo unico quasi fosse un'abito, e versatile allo stesso modo.
[nella foto, Miu Miu]


Metri di sciarpa
Se fose necessario che una freddolosa indossi qualcosa di molto, ma molto freddoloso, la questione è risolvibile con una sciarpa. Attenzione però: non qualsiasi sciarpa è adatta a queste situazioni. Ci vuole una sciarpa lunga metri e grossa, ma proprio grossa. In questo modo anche l'abitino di seta più sottile non spaventerà. Ovviamente, tale sciarpa va benissimo anche per letargici momenti in casa, quando le temperature sono sotto lo zero.
[nella foto, Giles]


Un paio di guanti
Anzi, di guantissimi. Perchè questi sono lunghi fino a sopra il gomito e proteggeranno da qualsiasi freddo.
[nella foto, Burberry Prorsum]


Pelle, tanta pelle
Perchè la pelle, per la freddolosa, è ancora più importante della sua vera pelle. Protegge da venti e freddi e piogge e tutto ciò che la freddolosa teme quando arriva l'inverno. E' una fortuna che così tanti stilisti siano stati con lei così generosi da crearle capi in pelle per proteggerla dai grandi freddi.
[nella foto, Hermès]


Pelliccia
Come la pelle, essenziale. E quest'inverno viene a ricoprire perfino le borsette. Per non lasciar prendere freddo nemmeno gli averi più preziosi.
[nella foto, Prada]


Una rivista specializzata
La freddolosa apprezzerà il numero corrente di Fashion 156, rivista online (che esce ogni 156 ore) questa settimana dedicata alla passione di ogni freddolosa che si rispetti: la maglia.

[Tutte le foto da Style, tutte di Marcio Madeira]

Wednesday, October 03, 2007

CANONI DI BELLEZZA, E DUE.

Sembra a me, o per fare le modelle non bisogna solo essere alte, magre e con bel portamento (oggi in effetti neanche più tanto necessario), ma bisogna anche assomigliare ad un alieno il più possibile?



[Courtney at Elite]



[Josephine at IMG]



[Robin at Wilhelmina]

L'imperativo è dunque: faccia a punta, occhi spropositatamente grandi e via...

Monday, October 01, 2007

AUTUNNO MONOCOLORE

Quando arriva il grande freddo, l'unico monocolore a cui riesco a pensare è il nero.

Evidentemente, gli stilisti non la pensano così. E infatti, molti di loro si sono divertiti a proporci outfit monocromatici sulle loro passerelle, coprendo tutti i colori dello spettro. Monocromo dalla testa ai piedi: cappello, giacca, sottogiacca, gonna, calze e scarpe e pure borsa, tutte coordinate allo stesso numero del pantone.

C'erano i neutri, un sacco di grigio e un difficilissimo beige, i classici come il rosso e il blu, e i fluo, dal fuxia al verde acido passando per l'arancione. Anzi, di questi ultimi ce n'erano anche tanti, alla faccia a chi pensa che vestirsi di fuxia dalla testa ai piedi non sia adeguato.



Grigio: Yves Saint-Laurent, Preen, Max Mara, Dries Van Noten.



Neutri: Bottega Veneta, Givenchy, Moschino, Miu Miu.



Colore forte: Emilio Pucci, Louis Vuitton, Jean Paul Gaultier, Sonia Rykiel.



Fluo: Emilio Pucci, Preen, Dior, Blugirl.


Ma come si porta questo monocromo? Per sdrammatizzare l'effetto e ingannare l'occhio, i colori più appariscenti sono sparsi su texture e materiali differenti, e spesso sono diversificati in tonalità. In questo modo, il monocromo diventa portabile e quasi non appariscente. Se ancora non si è convinti, provarlo con calze color carne per darsi un po' di coraggio prima di azzardare un look all-over.

Tutte le foto Marcio Madeira da style.com.

ICONE DI STILE CASUALI

Sfogliando le pagine del mio blog preferito, The Sartorialist, un nome è in particolare ricorrente: Giovanna Battaglia.

Giovanna è infatti la "modella" preferita del blogger Scott Schuman, e i suoi vestiti e abbinamenti riscuotono sempre un certo successo tra gli utenti del sito. Il suo stile? alcuni pezzi chiave della stagione corrente (ultimamente è stata fotografata con i già leggendari sandali Prada, quest'estate con l'abito camicia di Balenciaga), accessori senza età (borse Hermès e Chanel) e abiti a stampe vintage indossati con grande stile.

Perchè in effetti Giovanna Battaglia di moda sa una cosa o due: ha infatti un passato come modella per Dolce & Gabbana, ed è ora una delle stylist di punta dell'Uomo Vogue. Incuriosita, ho cercato in lungo e in largo il web, e sono incappata nel suo portfolio.





Che dire: dalla moda maschile agli accessori, grandi foto di gruppo pregnati di stile, accostamenti di tessuti e colori, drammaticità e dinamismo. Sono rimasta ipnotizzata dai suoi servizi di moda come davanti a una grande città dei balocchi.

Grande stile, dentro e fuori.