Thursday, August 28, 2008

TRANSIZIONI STAGIONALI MINIMALISTE

Quest'estate, il mio animo minimalista non ha potuto fare a meno di un capo, ed uno soltanto: la T-Shirt bianca. Il resto va e viene, tra jeans di svariate forme e colori, shorts di ogni tipo, giacche varie e scarpe diversissime tra loro. Resta solo lei, la maglietta a cui resto fedele per molteplici motivi: va con tutto, sta sempre bene, sa essere elegante ma anche sobria, ma anche sportiva. Come una tela d'artista si decora a piacere, ma è perfetta anche solo come protagonista.

Ora che arriva l'autunno, però, mi chiedo se come i classici amori estivi, anche questo debba finire. Una T-Shirt non può certo accompagnarmi attraverso i primi freddi, se non come maglia della salute invisibile. Ma non è questa la fine che voglio farle fare.

Mentre soffrivo come un'innamorata a cui abbiano spezzato il cuore, sono capitata su Foto Decadent, e ho subito individuato la soluzione ai miei problemi. Anche abbastanza ovvia: maglietta bianca diventa camicia bianca, ed eccomi pronta all'autunno.

L'ispirazione me l'ha data Kate Moss dalle pagine di un Vogue Italia (anno 1996) in "CAMICIA BIANCA" di Paolo Roversi. Kate Moss nella sua epoca d'oro, il viso adattabile a qualsiasi personaggio volesse interpretare. E questo, con la camicia bianca, ci sta alla perfezione. Kate ha la capacità di cambiare completamente, da ragazzina sorridente a femme fatale, da maschiaccio a donna in carriera a ballerina di flamenco. Tutto con una camicia bianca.






Versatile quanto quello che indossa, la Kate di dodici anni fa sarà la mia ispirazione autunnale.

Wednesday, August 27, 2008

NOVITA' DA RIENTRO

Il mondo della moda è buffo. Basta assentarsi per qualche giorno, ed ecco così tante novità da non venirne più fuori. Queste le rivoluzioni che ho trovato al mio rientro:

1 - Topshop ha manie carnevalesche. Non si spiegherebbe altrimenti il proliferare di cappellini e accessori dalla dubbia portabilità. Tra brillantini e maxifiocchi, quello che ha creato più scalpore è il cappello da Pierrot: in quale occasione una giovane inglese modaiola potrebbe mai indossarlo?


2 - Style.com ha cambiato faccia. Devo dire che già prima mi piaceva, sia per look che contenuti, ora è diventato quasi perfetto.



3 - Gap e Colette apriranno uno store temporaneo a New York il 6 Settembre, dove saranno in vendita capi e accessori nati da collaborazioni con stilisti e designer da tutto il mondo. Io mi sono già innamorata della pochette-fiocco in felpa grigia di Alexia Mabille, e sarei curiosa di vedere il trench con colletto dello stesso materiale. Sebbene il resto della collezione per ora non sia un granchè, questi due pezzi bastano a tenermi felice, riunendo tre delle mie cose preferite: felpa grigia, fiocchi e trench. Peccato che stanno dall'altra parte dell'oceano.


4 - La tanto attesa collezione Comme Des Garçons per H&M è arrivata, almeno in fotografia. Sebbene non sia una fan dei pois, riveduti e corretti (ed esasperati all'inverosimile) in stile giapponese non sono male. Non mi dispiace la sciarpa bianco/nera e sono intrigata dai maxi shorts, sicuramente da provare. Purtroppo non sono mai stata una fan di queste collaborazioni (in passato tutte mi hanno delusa), e purtroppo questa non presenta il meglio di Rei Kawakubo.
Peccato.


Tutte queste news in una volta mi fanno pensare che magari alle prossime vacanze pagherò i (ridicoli) sette euro all'ora per la connessione in hotel, così tante informazioni sono difficili da digerire in un colpo solo con la mente ancora in vacanza!

Monday, August 25, 2008

COSA DIRA' MISTER SCHUMAN?

Si sa, quando una cosa diventa popolare, allora partono le imitazioni. Ma, sebbene questo sia un concetto ovvio quando si parla di borse e vestiti, lo è forse un po' meno per i blog. L'imitazione di un blog sarebbe quanto meno ridicola e inappropriata, specie se il blog ha un suo seguito fedele. E' il caso, ad esempio, del sito-culto The Sartorialist, che ha silenziosamente ispirato centinaia di giovani muniti di macchina fotografica e buoni propositi, le cui foto però non corrispondevano mai alla precisione dell'originale, e il cui occhio è assai meno allenato alla sartorialità precisa ricercata da Scott Schuman.



Conscio di questo limite, il giovane fotografo claiforniano Maxwell Krivitzky ha deciso di prendere lo stile e il concetto di Schuman e concentrarlo su un diverso essere vivente: il gatto. Il risultato è una divertentissima parodia, tra pellicce decostruite e puntatine a Kitty Uomo, scatti (e divertentissimi titoli) nel cassico stile The Sartorialist.

Per un'amante dei gatti (e Mr. Schuman) come me questa è una vera miniera d'oro. Resta da chiedersi: chissà cosa ne pensa il vero Sartorialist?

Sunday, August 24, 2008

DESIDERI STAGIONALI

Come un po' tutti in questo periodo dell'anno, anch'io sono stata in vacanza. Una vacanza un po' atipica, dato che ho traslocato da Londra e ho trasferito tutti i miei averi in Italia, per il momento. Una vacanza camuffata da trasloco, o viceversa, che mi ha permeso di visitare alcune città che da tempo erano nella mia lista dei desideri e di cui scriverò presto.

Da sempre, da quando sono bambina, tornare dalla vacanze a fine agosto significa buttarsi a capofitto nell'autunno. Già in vacanza non penso ad altro che alle lane e tessuti pesanti dell'inverno, ai colori caldi dell'autunno e agli accessori impensabili con il caldo estivo, che in autunno diventano i protagonisti. Le vetrine ormai proiettate verso l'inverno non aiutano, anzi, non fanno altro che aumentare la mia ossessione stagionale. Inutile dire che rientrare in Italia con un clima che di autunnale non ha niente è una bella delusione. Io pronta con stringate di pelle e giacche di tweed spigato, sciarpe di lana e stivali da pioggia, è una sofferenza per me portare avanti il guardaroba estivo di abitini di lino e ballerine. Sono però ottimista, sapendo che questo caldo improbabile durerà ancora poche settimane al massimo, e che presto sarà ora di tirare fuori il mio beneamato trench.

Mentre recuperavo il tempo perduto sfogliando freneticamente tutte le riviste che mi sono persa in dieci giorni di vacanza, ho notato che Dolce & Gabbana devono avere sentimenti analoghi ai miei, perchè il loro chiffon stampato pelliccia è la soluzione ideale ai miei struggimenti.




Un po' trompe l'oeil, un po' scherzo per la vista, gli stilisti hanno usato questa stampa con nonchalance, su abiti da sera, camicie e gonne. Hanno forse pensato alle impazienti come me, che volendo potrebbero già indossare un abito molto invernale in una calda sera d'estate, pregustando le fredde giornate invernali, quando quel capo farà parte di un caldissimo total-look.

Tuesday, August 05, 2008

ACCESSORI DA SCARPE

Ho dei gusti essenziali. Il mio ideale è ua maglietta bianca con jeans e blazer blu di giorno, un little black dress di sera, e sempre ballerine ai piedi.

Mi piace però aggiungere accessori che non solo valorizzino la banale semplicità dei miei abbinamenti, ma che anche li rendano più interessanti e curiosi. E poi, devo ammetterlo, il tutto diventa molto più divertente anche per me.

Il mio accessorio ossessione da qualche tempo sono le decorazioni per scarpe. L'idea l'ha lanciata Style Bubble, che con un pezzetto di velcro e poche sterline spese in merceria ha dato a un paio di ballerine blu una versatilità inaspettata.



Dopo due anni, in cui mi sono ripromessa più volte di darmi al fai-da-te e realizzare qualcosa di similmente versatile (come forse avrete capito, i miei progetti D.I.Y. hanno una gestazione molto, molto lunga), mi sono cadute dal cielo queste mini mezze coccarde di gros-grain nero, rubate a mia madre (letteralmente: gliele ho strappate di mano mentre le stava applicando alle sua scarpe. Mia madre è troppo buona).



Qui le vedete applicate ad un paio di ballerine/specchio altrimenti molto noiose, che con quest'aggiunta sono diventate le mie scarpe più indossate, per qualche mese.

L'aver ereditato queste decorazioni per le mie ballerine mi ha fatto venire un desiderio impellente di visitare una merceria, dove sono sicura potrei trovare tesori simili di cui fare scorta per tutte le mie scarpe. Le mercerie sono tra i miei negozi preferiti. Quelle vecchie, s'intende. Tutte quelle scatole di cartone piene di bottoni, le passamanerie, a volte improponibili rimanenze di magazzino di qualche decennio fa, le miriadi di cerniere, ganci, fibbie...un sogno. Probabilmente il primo negozio che visiterò al mio ritorno in Italia.

Se le mercerie mi dovessero deludere (cosa che dubito, ma non si sa mai), ho trovato per caso una giovane designer americana di cui comprerei l'intero negozio. Si tratta di Erica Weiner, che dopo una laurea in storia dell'arte ha iniziato a creare gioielli. Oltre a braccialetti, collane ed orecchini, però, il suo catalogo ha una sezione interamente dedicata alle shoe-clips, per mia grande gioia.




Pelle, gros-grain e madreperla sono solo alcuni dei materiali usati per queste decorazioni dal gusto decisamente retrò. E infatti, spiega Weiner, sono ispirati ad ornamenti vittoriani, quando andava di moda decorare le scarpe invece che comprarne più paia. Le clips in vendita sul suo sito sono recuperate da stock risalenti agli anni quaranta, cinquanta e sessanta, e persino le confezioni sono ispirate a vecchi pacchetti di bottoni di inizio novecento.

Sono tutte così belle che non saprei quale scegliere...

Sunday, August 03, 2008

ESPADRILLAS, DAI PIRENEI ALLE BOUTIQUES

Paradosso. Le scarpe dei contadini catalani fanno un tuffo nell'oro, e ne escono trasformate in oggetto del desiderio, un po' frivole, un po' esuberanti.





Mi incuriosisce il processo che porta una scarpa (o un capo d'abbigliamento) dai piedi dei lavoratori in qualche angolo remoto della terra ai piedi dei modaioli di mezzo mondo. Queste Espadrillas d'oro, poi, mi sembrano ancora più paradossali: sembrano prese direttamente dai piedi dei contadini e immerse nell'oro.