Friday, December 31, 2010

GENESI DI UN LOGO

The Selby (uno dei siti alla moda che fingo di non seguire ma in realtà seguo religiosamente) ha pubblicato un set di foto scattate durante una visita agli archivi privati di Jeanne Lanvin, e alcune immagini in particolare hanno attirato la mia attenzione.

Premetto che non sono assolutamente una fan dei loghi, che evito come la peste o almeno ci provo. Ce ne sono alcuni che però riescono a piacermi, per l'aspetto grafico o per la storia che hanno alle spalle, come quello di Lanvin, che mi ha sempre affascinata:



Si tratta dell'immagine stilizzata di Jeanne Lanvin e sua figlia, da una foto del 1907:





Lo trovo un logo dolcissimo, oltre che molto bello graficamente e squisitamente retrò, lontano anni luce dalla mia concezione di marchio.

Il resto delle foto scattate all'archivio Lanvin è qui.

Thursday, December 23, 2010

DIETRO LE QUINTE...

Mentre navigavo in modalità random e abbastanza passiva, ho scoperto il meraviglioso blog della designer di accessori Clare Vivier: una finestra sul dietro le quinte delle sue collezioni che mi ha istantaneamente ridato le energie (che ho perso completamente, complice la lentezza dei ritmi in questi giorni di vacanza).




E' tutto un fare, costruire, provare, misurare, e, ultimamente, preparare e spedire gli ordini di Natale. Tutto dalla soleggiata Los Angeles, che in questo periodo di meteo schizofrenico e influenza in agguato sembra un sogno.

Trovate il blog di Clare Vivier qui.

Sunday, November 21, 2010

DETTAGLI

I dettagli inaspettati sono una mia debolezza, ancor più se su un completo da uomo (forse perchè c'è qualcosa di magico e affascinante in un uomo che cura i più piccoli dettagli dando un valore aggiunto a ciò che indossa):



[foto da qua, altri dettagli di moda uomo dall'archivio di PDM: qui e qui]

Saturday, October 23, 2010

ISPIRAZIONE D'AUTUNNO

Mentre aspetto di ricongiungermi con il mio guardaroba invernale (che al momento è in ostaggio in Italia, mentre io sono ostaggio oltremanica), scandaglio il web alla ricerca di ispirazioni per la stagione (lo so, qualche ora fa si parlava di estate, adesso regredisco al piovoso autunno: la razionalità non è di questo blog - e certo non di questa blogger).

Mai avrei pensato che l'ispirazione sarebbe arrivata sotto forma bidimensionale, e invece:



Ho perso circa un quarto d'ora ad osservare ogni dettaglio di questa splendida illustrazione (opera di Krisatomic) e sono giunta ad una conclusione: ecco l'autunno, riassunto in tre abbinamenti.

Friday, October 22, 2010

PRIMAVERA/ESTATE 2011: SAFARI




Avvistamenti nella savana: una giraffa spunta sul tailleur di Louis Vuitton, un elefante diventa un minidress da Jean-Charles de Castelbajac.

Sunday, October 03, 2010

IDEE DA COPIARE...


...toppe stellate.


[Di Rika, visto su La Garçonne]

Friday, September 24, 2010

DESIDERI FROU FROU

Ieri sera, alla fine di una disperata sessione di shopping guardo-ma-non-compro (quello che gli inglesi chiamano, molto meno goffamente, window shopping), quando mi sono finalmente accinta a chiudere tutte le tab dei desideri temporanei che mai si avvereranno (e che tanto tempo due ore verranno soppiantati da nuovi desideri altrattanto cocenti in un circolo vizioso di cui mi vergogno abbastanza), ho notato uno schema comportamentale abbastanza preciso: il frou frou.

Un frou frou (che, scusatemi, io preferirei scrivere frù-frù, in maniera un po' burina, che mi fa molta più simpatia) prevalentemente rosa, e prevalentemente di Miu Miu (OCCHIO: se avete intenzione di cliccare sul link vi si aprirà una finestra da cui uscirà una musichetta fastidiosa che, se siete al lavoro o in biblioteca, vi farà sgamare in due secondi):




Riguardando le mie scelte con il senno di poi, va detto che non sono neanche troppo frù frù, e che abbinate ad un jeans abbondantemente vissuto (ovvero: qualsiasi jeans pescabile dal mio armadio) potrebbero addirittura assumere un'aria non-frù frù.

Per chi fosse interessata a questo Miù-Miù frù-frù (scusate, ma non avrei resistito a tenermi per me questa tristissima battuta), lo trovate qui e qui

Wednesday, September 22, 2010

BLOGGER (ITALIANE) CHE CI PIACCIONO

Ed eccoci all'appuntamento mensile con Pillole di Moda: dovrei vergognarmi! In realtà ho una serie di ottime scuse per aver disertato la mia amatissima pagina, tra cui spicca il fatto che passo le mie giornate a scrivere email a PR svogliati e annoiati, e succede che torno a casa altrettanto svogliata e annoiata e dopo aver mandato centocinquanta messaggi in dieci ore ho zero voglia di battere al computer anche solo mezzo post sul blog.

Ma a volte ritorno. Anzi, mi riprometto ogni giorno di tornare, per poi addormentarmi davanti a una puntata di Glee.

Dato che ultimamente il web è zeppo di semi-talenti e blogger insipide, ci tengo a segnalare questa blogger, italianissima (fiorentina) espatriata nella grigia Albione. Laura Fantacci di mestiere fa la stylist e non potrei definire il suo stile altro che divino. E' semplice, molto raffinato, un ottimo mix di capi low cost e pezzi preziosi, ultimi trend e capi che non passano mai di moda. La adoro e questo post è poco più che una scusa per sfogliarmi interamente il suo blog in cerca di qualche foto da inserire qui:





Consiglio vivamente di andare a visitare Wearing it Today, il suo blog: una raccolta di ispirazioni e eye candy.

Prometto di tornare presto, possibilmente prima di un mese, e possibilmente con un post il cui contenuto non sia interamente merito di un'altra blogger!

Thursday, August 19, 2010

IN MACCHINA COME IN SALOTTO

Con le automobili ho sempre avuto un rapporto conflittuale. Ho preso la patente diversi anni in ritardo rispetto a tutti i miei coetanei, e in tre anni ho accumulato meno di quattro o cinque ore al volante.

Il resto del tempo l'ho passato sognando ad occhi aperti la mia auto ideale. Ho una passione irrefrenabile per le vecchie Porsche, e amo alla follia la Citroen DS. Inutile dirlo, i suddetti sogni ad occhi aperti includono un set completo di outfit, accessori, varie ed eventuali da abbinare ad ogni vettura.

Tra le varie dream cars spicca in particolar modo un vecchio fuoristrada gigante, un Range Rover o una Jeep con cui scorrazzare in mezzo alla campagna con addosso stivali di gomma e al seguito un paio di cani da caccia.

Oggi, mentre navigavo a caso, ho avuto una folgorazione: tutto questo tempo a pensare al corredo per la mia macchina ideale, e non avevo mai pensato agli interni. Finchè non ho trovato per caso questa foto:



Ora il sogno comprende, oltre al solito cottage di campagna, stivaloni e cani al seguito, anche degli interni a fiori, possibilmente abbinati ai divani di casa.


[Foto da This is Glamourous]

Friday, August 13, 2010

DESIDERIO DEL GIORNO

Accessorio ideale per una triste e imminente transizione stagionale:





Quale colore scegliere?

Thursday, August 12, 2010

VOGLIO COMPIERE TRE ANNI

Il tratto distintivo di questo blog è il caos che vi regna sovrano. Perdonatemi dunque se, dopo aver parlato di sessantenni ganze, salto di palo in frasca e condivido questa meravigliosa festa per i tre anni di una piccola californiana (la cui mamma cura questo splendido blog).





Voglio compiere tre anni, e per l'occasione voglio una festa fai-da-te con macarons al petalo di rosa, elefantini dipinti a mano e pietanze da tutto il mondo.

Friday, July 23, 2010

UN PENSIERO A CASO SUL NORD EUROPA



Una nonna utrasessantenne, con addosso pantaloncini di jeans simili, dalle mie parti in Italia avrebbe vita dura.

[foto da qui.]

Wednesday, July 21, 2010

DESIDERIO DEL GIORNO...

Se queste scarpe di MM6 fossero piatte, sarebbero la calzatura ideale per tutta l'estate, e con ogni probabilità diveterebbero le mie preferite. Starebbero d'incanto con il denim, e si adatterebbero con elegante discrezione al mio guardaroba estivo, che da qualche anno non si allontana dal trittico beige-nero-blu.




Peccato.


[Per chi, a differenza mia, non ha problemi a camminare a qualche centimetro da terra, si possono trovare qui.]

Tuesday, July 20, 2010

OSSESSIONE CHRISTOPHER RAEBURN

Non penso di aver mai parlato di Christopher Raeburn, anche se stagione dopo stagione mi ritrovo a corteggiare i suoi capispalla (sempre e comunque i pezzi da uomo, da brava maschia mancata).

La trasparenza è la chiave di ogni collezione, realizzata con i tessuti di vecchi paracadute e remade in London (ho scoperto, a pochi isolati da casa mia). Le forme sono prese dall'outerwear più classico, parka e bomber che la fanno da padrone ma con dettagli inaspettati (cuciture, sovrapposizioni)





Da tempo desidero un impermeabile see through con cui sfidare le piogge estive che da queste parti non mancano mai, e questi sono ottimi candidati.

Un unico cruccio: ho paura che senza lo styling in trasparenza di queste foto, il fascino e la magia della collezione svaniscano nel nulla, per lasciare il posto a un pulcino zuppo di pioggia made in the U.K.

Thursday, July 08, 2010

MOMENTI IN CUI VORREI ESSERE UN MASCHIO

Io, ai maschi, invidio molte cose (in fatto di abbigliamento). Essere una ragazza formosa non mi e' mai piaciuto, il mio guardaroba da sogno comprende pantaloni khaki e camicie senza pinces, trench dritti e completi giacca-e-pantaloni leggermente striminziti. E invece.

Se fossi un maschio. Credo che nelle mezze stagioni (sempre che esistano ancora) la mia uniforme sarebbe la seguente:



E la ricerca di foulard a stampe geometriche diventerebbe il mio passatempo numero uno.

Per amor di completezza segnalo anche questa, comparsa ieri su The Sartorialist (la non-discrezione di questo foulard mi entusiasma un po' meno, ma rende l'idea e la stampa e' bellissima):



[Prima foto da Freunde von Freunden, il mio nuovo sito preferito nonche' versione non-pretenziosa e positivamente sottotono dell'ormai inflazionatissimo The Selby, seconda foto ovviamente da The Sartorialist.]

AGGIORNATO : RITORNO ALL'OVILE

Non mi sono quasi accorta che da da un mese o giù di lì non aggiornavo più questo povero blog maltrattato e quasi dimenticato.

Manco avessi passato gli ultimi trenta giorni con al polso uno di questi orologi, ignara del tempo che passa:



(pensate che è passato talmente tanto tempo che quasi non ricordavo come caricare un'immagine)

Vesti entrambi da Ungtblog, uno in vendita qui (l'altro di provenienza ignota, per ora).

AGGIORNATO: come suggerisce la gentilissima Fab (cliccate il link e andate a sbirciare, ma sappiate che le verrà dedicato un post molto presto - sono secoli che ho intenzione di parlare delle sue meravigliose creazioni!) il secondo orologio (e mio perferito) proviene da qui: desiderio istantaneo!

Sunday, July 04, 2010

STILL-LIFE

Lo still life (o natura morta, che per qualche misterioso motivo non suona altrettanto bene quando si parla di riviste patinate) mi ossessiona da quando ne ho visti per la prima volta sulle pagine di D, ed erano tutti realizzati da Famiglia 38 (ricordo come un mantra la didascalia, still life, Famiglia 38, ai tempi ero un mostro e sapevo a menadito tutti i nomi di tutti i fotografi & co.). Ero piccina e inesperta (ora sono solo grande e grossa, sempre e comunque inesperta), ma da subito la natura morta è diventata il mio genere preferito tra le immagini di moda: una modella non mi farà mai lo stesso effetto di un nulla ben guarnito (come tra l'altro già dissi due anni fa).

Intravisto da Krisatomic, Carl Kleiner è un fotografo svedese che spazia liberamente tra i generi, ma è l'inventiva audace delle sue nature morte che più mi ha colpito, innamorandomi perdutamente della serie qui sotto:







Questi scatti (pubblicai su NK-STIL) portano con sè una poesia dall'incredibile minimalismo, con un tocco di romanticismo dato dai colori pastello, e una punta di ironia che non guasta mai.

Consiglio una visita al suo sito, meraviglia dopo meraviglia.

Sunday, June 13, 2010

Saturday, June 05, 2010

AGGIORNATO - SCARPE DI LEGNO, ATTO TERZO.

Per qualche motivo a me stessa oscuro, qui si parla spesso di scarpe di legno. Come al solito, quando inizio a dedicare un paio di post allo stesso argomento, ne divento ossessionata oltremisura e non mi dò pace, al punto che l'universo stesso finisce per indicarmi la strada verso nuovi pezzi da aggiungere alla collezione.

Ed è proprio così che, giusto ieri, ho trovato queste scarpe sul mio cammino:



Come spesso accade, non riesco a decidere se siano troppo brutte per essere vere o abbastanza interessanti da essere prese in considerazione. Di Margiela, in vendita qui.

Aggiornamento - avrei forse dovuto specificare prima che le scarpe qui sopra non sono di legno, bensi' di pelle trompe l'oeil. Questo per rassicurare le tante lettrici che si sono premurate di farmi notare quanto scomode debbano essere queste scarpine (e hanno pure ragione, io uno zoccolo-tacco-a-spillo non lo metterei neanche se mi pagassero).

Wednesday, May 26, 2010

DESIDERIO DEL GIORNO

Non sono il tipo da seguire le mode in materia di occhiali da sole. Ne possiedo solo un paio, che cambio ogni manciata d'anni e che è comunque più o meno sempre uguale.

Ma quando ho visto (non ricordo più nanche dove) questi spitfire (in vendita tra l'altro su Asos) si è accesa in me una scintilla:



Sarà la doppia montatura, sarà l'idea della lente removibile, o più probabilmente il mix metallo-tartaruga, ma questi occhialetti mi divertono assai. Peccato che su di me sarebbero quantomeno ridicoli!

Saturday, May 22, 2010

RITORNO IN CARREGGIATA

Anche se in Inghilterra non esistono certezze, il tempo sembra migliorare e rispetto a qualche giorno fa sono decisamente meno letargica. Mi sento così coinvolta nella stagione che ho smesso di corteggiare maglioni da due chili l'uno e sono passata senza indugi a T-shirts impalpabili.

Ho scoperto - ed è stato subito amore - un brand che il 99% di chi legge conoscerà dato che, mi dicono, è molto popolare tra le blogger scandinave. Si chiama Monki e credo sia l'ennesima aggiunta alla famiglia H&M, COS, Zara, Topshop etc.

Solo che a differenza dei sovraccitati marchi "low cost", questo sembra disegnato solo e soltando per me (o almeno alcuni dei capi della collezione corrente potrebbero essere stati fatti solo e soltanto per me) e mi è bastato un secondo sul sito per capire che le T-shirts Monki avrebbero occupato per sempre il mio cuore.

Oggi poi sono particolarmente sensibile all'argomento T-shirt, dato che mi sono ritrovata in una Londra bollente con un armadio pieno di maglioni, jeans e piumini, e tovare qualcosa da mettere è stata una vera e propria missione (e in questi casi non è facile convivere con una persona dall'infinito guardaroba e sei taglie in meno della mia. Non vi dico la frustrazione). Insomma, quel che voglio dire è che la mia vita (o per lo meno la mia estate) sarebbe decisamente più felice (o leggera) con almeno una (o cinque) di queste T-shirts, che poi non sono altro che aggiornamenti discreti e leggerissimi di classiche T:







Urge una trasferta di là del mare dei Nord al più presto.

Sunday, May 16, 2010

DESIDERI FUORI STAGIONE

So che di questi tempi dovrei pensare solo a stampe a fiorellini, shorts e abitini, sandali e possibilmente bikini. E invece.

Guardo fuori dalla mia finestra e vedo un cetriolo che si staglia contro nuvole minacciose, e mettere il naso fuori casa senza strati di cashmere è fuori discussione. Data la prospettiva di una piovosa estate inglese, non ho molto entusiasmo per la stagione a venire - forse uno dei motivi dietro al silenzio di questo blog: vorrei solo parlare di maglioni e giacche impermeabili.

Quindi abbiate pazienza se il mio desiderio di oggi è un maglione di lana che pesa quasi un chilo e mezzo:



Il marchio S.N.S. Herning, creato quasi ottant'anni fa da un danese freddoloso, e portato ai giorni nostri dalla sua ammirevole prole (come sapete, amo queste storie di artigianato in famiglia), propone gli stessi modelli da decenni, ancora prodotti con le stesse macchine usate dal suo fondatore.

Se per molti di voi si prospetta un'estate di infradito e Panama sulle spiaggie di qualche isola del sud, io mi immagino in qualche landa sperduta del Galles, circondata da greggi di pecore e qualche cane da pastore, a bordo di un Defender e con addosso il pesantissimo maglione che vedete qui sopra.

Monday, April 19, 2010

NUOVE USCITE: UN PERIODICO PER GENTILDONNE

Pare che almeno una volta all'anno ci sia una nuova uscita in edicola che non posso e non voglio perdermi. L'anno scorso ho atteso la nuova uscite di turno con talmente tanta trepidazione che il progetto, nel giro di due numeri o forse tre, si è rivelato per me una gran delusione.

Quest'anno ho deciso di non farmi aspettative. Sapevo che sarebbe uscita, sapevo anche più o meno che sarebbe stata fenomenale, ma sapevo anche che ci sarebbe stata una buona probabilità che mi avrebbe delusa. Non è stato così, per fortuna, e The Gentlewoman me lo sono comprato e subito amato. Trovo difficile che i prossimi numeri mi deludano, se non altro perchè la rivista dalla cui costola è stata generata mantiene da anni il suo lustro impeccabile, oltre ai contenuti fenomenali.



Tra l'altro, se il look e l'aura che circondava questo nuovo periodico mi avevano già conquistata praticamente da subito, sfogliare The Gentlewoman è stata un'esperienza positivamente devastante (il che non so cosa voglia dire). Non ricordo di essere mai stata così felice davanti alla carta stampata prima d'ora. Il motivo? Ci sono così tante donne che amo e adoro e a volte venero, ogni pagina è stata una bellissima sorpresa:

Pagina 27: uno dei miei professori dell'università preferiti, James Anderson, intervista a Josephine Chime

Pagina 32: Anna Blessman, irriverente ma discreta musa di Peter Saville, con la quale ho avuto il piacere di passare tre incredibili giorni qui l'anno scorso.

Pagina 37: Alice Rawsthorn, la cui saggistica divoro periodicamente - tra l'altro, questo articolo mi ha fatto ricordare le sue numerosissime conferenze in giro per la città, il che mi ha fatto in seguito sperperare una piccola fortuna in biglietti per talks nei più illustri musei londinesi a cui non vedo l'ora di partecipare. Vi dico solo che a causa di queste tre pagine tra qualche settimana andrò a sentir parlare nientepopodimenochè Renzo Piano e Juergen Teller.

Pagina 60: Kazuyo Sejima del duo SANAA. E' praticamente impossibile lavorare dove lavoro e allo stesso tempo non esserne ossessionati.

Pagina 66: Gill Wilkins, giovanissima fashion editor di Vogue UK che puntualmente mi salta all'occhio ad ogni London Fashion Week, con la quale tra l'altro ho una volta avuto il piacere di condividere un taxi, direzione: Marios Schwab.

Pagina 104: la mia più grande ossessione adolescenziale, Jenny Holzer. E' stato un piacere ritrovarla qua.

Non è tutto. Queste sono solo le cose che mi hanno lasciata letteralmente a bocca aperta pagina dopo pagina. E' stato un po' come viaggiare attraverso la mia adolescenza, passando per la mia educazione sul design e aprendo uno spiraglio su cose che vorrei sapere, conoscere e diventare.

Cerco di essere disillusa sul futuro della gentildonna delle edicole, ma con un esordio simile sarà dura. Attendo con ansia il prossimo inverno, per conoscere altrettante grandi donne.

Tuesday, April 13, 2010

UN VELOCE ANNUNCIO AI NAVIGANTI

Come (troppo) spesso accade, questo blog è stato abbandonato al suo destino per l'ennesima volta, causa orario lavorativo che definire stremante sarebbe un eufemismo.

Passo di qua per dirvi che sono ancora viva e che tornerò - prima o poi - , ma soprattutto per segnalare un'apertura che aspettavo da mesi e che mi entusiasma come poche cose in questo periodo.

Ha finalmente aperto i battenti la mini-boutique di Noel, una delle mie blogger preferite (e se non stesso digitando questo post con gli occhi già semichiusi per l'imminente ora della nanna, vi linkerei anche tutti i vecchi post che parlano di questa meraviglia di blog) e quella che seguo da più tempo (ovvero dai vecchi tempi del livejournal, e sono passati quasi dieci anni - aargh!).



Già desidero ardentemente questa T-shirt-vestito che amo e non mi posso permettere, e il resto della selezione non è meno degno di nota: vi consiglio di dare un'occhiata e di far visita molto spesso, dato che il negozio è destinato a crescere col tempo e i nomi in catalogo sono interessatissimi.

Trovate Pour Pourter qui.

Tuesday, March 30, 2010

MCQUEEN IN MUTANDE

Di Lee McQuen, post mortem, se ne sono dette di tutti i colori.

Trovo comunque terribilmente ironico (nel senso che l'ironia in questo caso e' terribile) e di pessimo gusto che, ad appena un mese dalla sua scomparsa, venga fuori una collezione di underwear di dubbio gusto, a cui lo stilista pare avesse iniziato a lavorare prima di togliersi la vita.

Ma se le persone che hanno in mano il controllo della sua eredita' non se la sono sentita di mettere in piedi una sfilata degna di lui, con quale coraggio hanno compiuto questo scempio?



Certo, lo atilista stesso aveva lavorato alla linea - che, per amor di completezza va detto, include pigiami di seta e capi meno tamarri di quello qui sopra - , ma un conto e' una linea di underwear persa in una mischia di accessori, collezioni donna, collezioni uomo, sfilate apocalittiche e genialita' pura, ma un set di mutande in solitario, in un momento in cui il brand sembra poggiare su un terreno cosi' incerto, mi sembra una mossa di pessimo gusto.


[Da WWD]

Sunday, March 28, 2010

MAD MANIA

Un po' in ritardo rispetto al resto del mondo, ho iniziato a seguire Mad Men, e ovviamente me ne sono innamorata. E' la perfezione distillata in quaranta minuti di telefilm: complotti, storie d'amore e tradimenti, lusso sfrenato e soprattutto estrema cura per i dettagli. Non sono esattamente una fan dell' abbigliamento tardo anni '50/inizio '60, ma devo ammettere che l'esecuzione è impeccabile.

Se apprezzo i costumi delle - bellissime - donne con distacco, sono gli uomini che mi hanno immediatamente conquistata. Capelli sempre perfettamente impomatati, nessun dettaglio fuori posto, occhiali con montatura tartaruga, cravatte e farfallini multicolore: a volte vorrei essere un uomo per godermi le sottili sfumature del loro stile.

In particolare mi ha colpito un colletto (come potete vedere, le mie fissazioni non mi abbandonano mai), quasi un peter pan declinato al maschile:



Ho poi scoperto (grazie ad una casuale visita a Mister Mort, vera e propria enciclopedia del vestire sotto forma di blog) che il colletto in questione si chiama Club Collar (google mi suggerisce la traduzione in italiano di collo arrotondato, il che non mi piace per niente e toglie tutta la poesia), pare non sia più tanto in voga e quindi difficile da reperire.

Io lo trovo squisito.

DESIDERIO DEL GIORNO



[Da Mistermort.]