Friday, May 15, 2009

SACRILEGIO!

Sono in Italia per qualche giorno, per godermi questa pseudo-estate che a Londra ci sognamo (nota bene: sono partita da una città coperta di nebbia con addosso un cappotto e sciarpa di pelliccia, cinque ore dopo ero in giardino scalza a raccogliere ciliegie. Mi sembrava di essere in un altro continente), e ovviamente non può mancare una tappa in edicola. Che poi avere un giornalaio che sa già cosa voglio non appena metto piede nel suo negozio è un'esperienza che auguro a qualsiasi magazine-obsessed.

Una delle mie riviste preferite, a cui sono fedele da anni e anni, è Amica. La grafica pulitissima e leggermente ironica, gli articoli spesso scritti come se fossero gli anni cinquanta e le immagini d'archivio sono solo alcune delle ragioni per cui amo questa rivista più di qualunque altra. Per non parlare del fatto che vorrei davvero entrare nel cervello della direttrice Daniela Bianchini quando compila le sue note di moda. Quella donna è un genio.

Da anni le copertine di amica sono sempre uguali: sfondo bianco, modella eterea e look di stagione. Una frase emblematica dello stile del mese. E basta.

Potete forse immaginare il mio shock quando ho visto uno dei miei prodotti editoriali preferiti ridotto così:



UN'ETICHETTA DI MCDONALDS?!?! Anche ignorando il fatto che non so quante lettrici di Amica siano clienti McDonald's (o interessate a diventarlo), quell'etichetta è un vero e proprio oltraggio alla grafica e al concept della rivista in sè.

Capisco la crisi, ma resto sconvolta.

Monday, May 11, 2009

AMORE A PRIMA VISTA

Mi distolgo da colori e palettes per un secondo, e torno alla mia passione originale: i colli.

Perchè, lo ammetto, è difficile resistere quando nella stessa frase ci sono le parole collo, paillettes e art déco.




Di Fremont su Pixie Market (una boutique che ha capito benissimo l'importanza di un bel collo).

PILLOLE DI MODA: THE COLOR ISSUE!

Se Pillole Di Moda fosse una rivista, il numero di questa primavera sarebbe dedicato ai colori. Se siete stufi delle mie divagazioni cromatiche, tornate pure la prossima stagione, quando sicuramente l'ossessione cambierà in occhiali da sole, tacchi scultura o qualcos'altro. Per ora sono intossicata dai colori, tutti i colori, nei loro abbinamenti più logici ma anche in sfumature inusuali, accostamenti e nuances sono le uniche cose a cui penso.

In particolare mi sono fissata su certe stampe geometriche dalle palettes particolarmente accattivanti, perfette abbinate a righe black and white o a grigi mèlange. Miscugli di colori che seguono una logica sempre uguale: ci sono i blu, ci sono i rosa, che con nero, grigio e bianco diventano stupende composizioni.




The Stylish Wanderer (aimè, questa gonna è finita in vendita, e non sono stata io l'aquirente).




Martin Lamothe su Pixie Market. Questa giacca ha fatto sold out prestissimo (e di nuovo, purtroppo non l'ho comprata io), e non è difficile credere perchè: un blazer color pastello dalle linee allungaissime è sicuramente un capo da indossare notte e giorno quest'estate.




E infine, la mia gonna. Adoro questa gonna, comprata da Sisley un paio d'anni fa. nonostante i colori e la stampa, è uno dei pezzi più versatili che possiedo: d'estate con tank top grigio e sandali fosforescenti, d'inverno con calze pesanti e stringate di pelle, sotto giacche o cappotti, con magliette o maglioni, è sempre perfetta, da easy ad elegante con aggiustamenti minimi.

Le palettes, lo ammetto, non rendono onore alla bellezza di queste stampe, ma oggi ho voluto dare sfogo come si deve alla mia ossessione!

Sunday, May 10, 2009

L'AMORE AI TEMPI DEL COLERA

Mi sono innamorata di un libro. Leggo al piani superiore di autobus double decker, nei caffè di South Kensington, nei parchi sul Tamigi. Ma leggo lentamente, qualche pagina alla volta, con tantissime pause per far durare questo piacere il più a lungo possibile.

Gabriel Garcia Marquez è il mio autore preferito da quando ho scoperto i suoi libri, per caso un'estate di letture scolastiche. Le ambientazioni sud americane così decadenti, i colori e i profumi che sembrano filtrare le pagine, i personaggi confusi di cui mi sono innamorata all'istante ne hanno fatto il mio autore preferito. E in queste settimane mi sono persa in una copia ormai completamente spiegazzata e vissuta di L'Amore ai Tempi del Colera, e il mio unico desiderio è di teletrasportarmi nei Caraibi di un secolo fa, in una città decadente arsa da sole e salsedine.

Sono rimasta incantata dal viaggio di nozze a Parigi della giovane protagonista, e dagli acquisti nella città più alla moda del tempo. In particolare, mi ha colpita una frase in cui illustra una serie di ornamenti per i suoi cappellini. Mi immagino colori scuri e polverosi, tessuti delicati e leggermente usurati, rifiniture grossolane ed etichette dai nomi improbabili.

Mi immagino cappellini decorati con grossi fiori, e credo sia ora di condividere queste immagini, che da tempo ormai tengo nascoste in una cartella del mio computer...





[Dall'alto: TFS, Velvet, The Stylish Wanderer

L'idea di ornamenti floreali mi aveva già tormentato mesi fa, quando il clima era meno floreale che mai, e più di recente in versione tappezzeria...

Ma ho trovato una splendida sorpresa sfogliando il catalogo di J Crew (marchio di cui comprerei/da cui copierei ogni singolo look per quest'estate): ghirlande di fiori giganti in colori pastello (purtroppo non in vendita, e ancora non capisco se sono veri o finti...sono troppo belli!), che complementano alla perfezione le nuance gioiello della collezione estiva.




Aggiorniamo la lista delle ossessioni? Dunque: colli, colori, fiori!

Monday, May 04, 2009

SE VI CHIEDETE DOVE SONO SPARITA...

...date un'occhiata a Showstudio: io ero lì, tra Mariacarla e Nick Knight, circondata da qualche mgliaio di vestiti.

Per un numero speciale di Wallpaper* in uscita fra qualche mese, un team incredibile ha lavorato per tre giorni non-stop (letteralmente) a creare atmosfere erotiche con l'ultima stagione pret a porter a alcuni dei pezzi di design più belli dell'anno.

Inutile dire che l'esperienza è stata incredibile e distruttiva, ma vedere il mio nome minuscolo stampato accanto a quello dei grandi non ha prezzo!