Wednesday, October 28, 2009

PIUME.

Come una coincidenza, come se l'universo stesse cercando di dirmi qualcosa. Ogni nuovo blog che ho visitato nei giorni scorsi parlava di piume. Intriganti, discrete, eleganti su una t-shirt, rendono tutto nuovo, regalano a ogni capo una nuova prospettiva.

Youbettawork aggiunge un nuovo D.I.Y. alla lista di meraviglie che arrivano dal suo blog, Miky ha adattato le piume a una collana (in palio sul suo blog, per saperne di più cliccate qui), Love Maegan ci prova con un boa incollato a una gonna (il risultato è forse troppo gonfio, ma non per questo meno rilevante), anche se la mia preferita rimane forse la cintura/decoro di Cupcakes & Cashmere, per una pivella delle piume come me è un ottimo modo per iniziare!







Purtroppo il mio cuore rimane fuori dall'universo D.I.Y. e mi porta a innamorarmi sempre dei pezzi sbagliati (leggi: i più costosi). Vedo su Park and Cube (blog adorabile) quello che diventerà il mio nuovo chiodo fisso:



Scoprire che è di Topshop (e non di qualche brand oscuro i cui prezzi raggiungono quattro cifre) è un gran sollievo, vedere che non è più disponibile nella mia taglia lo è altrettanto.

RANDOM

In un disperato tentativo di diminuire le mie tabs di Firefox (il mio computer mi sta rumorosamente avvisando della sua imminente distruzione, fatto certo se non faccio ordine immediato), posto qui un'immagine di provenienza ignota (perchè trovata su quella certa community di cui parlavo l'altro giorno, dove non ci si cura di citare le proprie fonti) che però mi piace un sacco.



E se qualcuno sapesse da dove l'hanno rubata i sedicenni da cui l'ho presa, avvisatemi!

Monday, October 26, 2009

MAGNIFIQUE!

Lo ammetto con vergogna: sono un membro (inattivo) di Fashin [sic], community di sedicenni ossessionati dalle modelle. Ma è divertente: mi assicura la mia dose giornaliera di gossip dall'industria, conosco a memoria molte più modelle di quante ne conoscessi de mesi fa, e ogni tanto un ragazzino del maryland ci fa vedere i suoi stivaloni Rodarte. Piacere puro.

Poi altre volte capita che mi trovo davanti immagini splendide tipo queste (che mai e poi mai avrei la pazienza di andare a cercare negli archivi di TFS):




Correva l'anno 2002/2003, Mariacarla era stupenda (in quel periodo è iniziato il mio amore per lei, grazie a un servizio su elle che tengo ancora da qualche parte, e che magari scannerizzerò prima o poi e posterò qui) e queste foto sono un sogno. Non riesco neanche ad articolarne la bellezza.

SMALIZIATO.

Oggi sono innamorata di questi capi di chiffon trasparente. Le linee pulite e i dettagli un po' maschili li rendono tutto tranne che sexy: un perfetto compromesso, inaspettatamente versatile.



Sto fantasticando da ore sulle possibilità che questi capi potrebbero offrire: il mio abbinamento preferito resta quello con jeans e maglia grossa. Peccato che siano quasi tutte sold out...

Viste qui.

Sunday, October 25, 2009

IGNORATEMI.

L'unico motivo per cui posto l'ennesimo D.I.Y. è che i preferiti del mio Firefox stanno esplodendo in un tripudio di disorganizzazione ossessiva (mai sentita una roba del genere), e avevo bisogno di salvare questo progetto, nell'illusoria speranza di creare anch'io qualcosa del genere:




Sicuramente incoraggiata dal fatto che è questo splendido capo è stato creato usando una sciarpa e poco altro, e il creatore (purtroppo eccessivamente riservato per dilungarsi in instruzioni per una povera imbranata) mi ha giurato che non ha dovuto cucire niente.

Impazzisco per quel delicato drappeggio sul retro e per il modo in cui cade sul davanti. Sto per diventare una specie di italica Tavi, con tutti i suoi OMG AMAZINGSHCNFHJFIEL e altre stramberie che scrive sul suo blog.

Come dicevo: ignoratemi.

OOPS! SHE DID IT AGAIN!


I fatti sono questi: una sedicenne, famosa per i suoi acquisti settimanali di scarpe da un migliaio di dollari il paio, disegna una linea di scarpe per una catena di abbigliamento americana. Per la seconda volta. La suddetta sedicenne non è mai stata vista indossare le scarpe da lei "disegnate," che tra l'altro sono copie malriuscite di quelle che la giovane modaiola indossa sul suo popolarissimo - e decisamente ben curato - blog.

Ma voi, di tutto questo, cosa ne pensate?

SU CASE&COSE...


...casa da sogno, ispirazioni cinematografiche.

...sedute come sassi.

...l'abitazione ideale.

...il migliore amico dell'uomo.

...Halloween!

...idee riciclo.

...Rubik.

...Prima/dopo.

...amici nascosti.

[Foto da qui]

Friday, October 23, 2009

IL LAVORO DEI MIEI SOGNI


Sono ossessionata dagli animali. Per quanto io eserciti la mia ossessione nella maniera più irrazionale possibile (perchè alcuni di voi conoscono la mia mania per la tassidermia, ma non sapete che sono altrettanto ossessionata da qualsiasi amico dell'uomo che incontro al guinzaglio e puntualmente riempio di domande il padrone, ma sono anche affascinata dai pennuti - piccioni esclusi - che assediano piazze e parchi), resta comunque nella mia top ten delle ossessioni.

Ho pensato molte volte di farla diventare una passione a tempo pieno, ma mai e poi mai potrei essere una veterinaria (avevo undici anni quando una s*****a ha dovuto abbattere il mio gatto e non gliel'ho ancora perdonato), e non mi ci vedo a nutrire gli scimpanzè di uno zoo. Una soluzione l'ha offerta Le Book, directory per fashion editors alla ricerca di qualunque cosa. E una di queste cose sono gli animali: alla voce Animal Rental figurano tre agenzie parigine che si occupano di procurare, addestrare e acconciare bestie di ogni tipo, da fauves ai più classici chiens. Collaborare alla riuscita di servizi come quello qui sopra, di sicuro uno dei miei preferiti di sempre (non avete idea di quanto sia invidiosa: Sasha ha probabilmente passato una giornata a giocare con quel tigrotto!)

Già mi vedo all'opera come assistente di un animal booker: "Rosa! Assicurati che le tigri siano pettinate per il servizio di Vogue, e ricordati di passare da Demarchelier a ritirare i gatti che gli abbiamo prestato. Quando torni porta la scimmia a Mariacarla che devono fare amicizia prima dello shooting, e chiama Numero per controllare l'ordine: zebre o giraffe?"

GIALLO




Sembra quasi più a suo agio d'autunno che d'estate.

[Foto, come avrete capito, scovate su PimPumPam.]

DUE DESIDERI IN UN GIORNO

Sarà perchè è il weekend, sarà perchè c'è il sole:




Zaino Inventory Magazine, scarpe Marais U.S.A.. Perfettamente minimalisti.

Thursday, October 22, 2009

EMIGRO AL NORD.

Piove. Fa freddo. Anzi no, non fa neanche freddo. C'è un altissimo tasso di umidità nell'aria, c'è nebbia, vento. Ogni volta che metto il naso fuori casa mi accorgo di non averci azzeccato per niente. Ho caldo. Ho freddo. L'abbigliamento non è adatto alle attività che devo svolgere. Non riesco a guidare con i wellies. Con tutte le altre scarpe mi si inzuppano i piedi. Sciarpa è troppo, senza fa freddo. No al piumino, le temperature non lo richiedono ancora. Blazer troppo leggero, rischio la polmonite.

Vorrei emigrare al nord, prendermi qualche anno per imparare dalle donne scandinave la loro incredibile grazia e aplomb anche con temperature polari. Mi torna in mente una foto, scattata dalla mia amica/fotografa Caroline a Copenhagen:



E' perfetta. Prima d'ora non avrei mai immaginato che esistesse qualcuno capace uscire in bicicletta d'inverno mantenendo un'aria glamour. Eppure.

Un veloce PS: mi sono accorta con increscioso ritardo che la suddetta Caroline è anche l'autrice della foto di questo post, scattata per il blog di Fashion 156! E' stato uno stranissimo caso ritrovarla mentre scorrevo il suo portfolio qualche mese fa! Non ha un sito, ma se vi interessa potete dare un'occhiata al suo portfolio qui.

DESIDERIO DEL GIORNO



Vista qui.

Wednesday, October 21, 2009

D.I.Y. CON I FIOCCHI

Non pratico il D.I.Y. per un motivo principale: manco della precisione necessaria per portare a termine con successo qualsiasi progetto che contempli colla, colori, ago e filo, ecc...Per questo quando vedo progetti fai-da-te perfetti che più perfetti non si può muoio d'invidia e contemporaneamente cado nello sconforto.

Ho di recente scoperto due blogger dalla creatività e capacità mozzaffiato che odio e amo allo stesso tempo.

La prima è Luxirare, scoperta grazie a FrizziFrizzi (in realtà la conoscevo, ma le foto che avevo visto sul suo blog erano troppo mosse per applicarmi a capire cosa rappresentassero e non ho perso tempo a leggere i testi). Luxirare è un genio. I suoi progetti sono diventati un brand ben lontano dalla comune idea di bricolage, tanto perfetti da coabitare con capi Maison Martin Margiela e Chanel. E la sua cucina: non ci sono parole! Da giorni ho la pagina del parfait aperta e non riesco a non guardarla almeno una o due volte al giorno. Questa ragazza ha ridefinito il D.I.Y. e l'ha trasformato in una splendida arte da mangiare con gli occhi.





Secondo blog, forse meno glam ma non meno divertente da sfogliare: PS, I made this. Questo è D.I.Y. fatto con amore, che spazia dagli accessori ai capispalla agli oggetti di arredamento. E' un blog ironico, con documentazione delle ispirazioni, istruzioni step-by-step e commenti superflui. Sono invidiosissima della sua ultima creazione, una collana che potrebbe essere stata rubata dalla passerella di Lanvin, o Givenchy, o Chanel (ho le idee ben poco chiare):



Fatta con qualche bullone e dei rotoli di scotch, pare un progetto interessante anche per un'imbranata come me!

A KREATIV BLOGGER

Di solito non seguo le iniziative del tipo "dicci dieci cose su di te", ma questa volta mi è stato chiesto da tre persone diverse, e non me la sono sentita di rifiutare!

Grazie a Rock and Fiocc, My Special Wardrobe e Lilia per il premio! E adesso sette informazioni inutili sulla sottoscritta:



. Ho una gatta grassa e rossa di cui spesso assumo lo stile di vita

. Vengo da un minuscolo paese e incredibilmente lo preferisco a tutte le metropoli in cui ho vissuto/che ho visitato

. Sono telefilm-dipendente: Desperate Housewives, Gossip Girl, 90210, Glee (nuova scoperta e il mio preferito), 30 Rock per nominarne alcuni

. Se potessi mi trasferirei a San Francisco seduta stante

. Non guardo la pubblicità sulle riviste ma quella in TV la seguo più dei programmi

. Non sopporto l'inverno principalmente per la ruvidezza della lana: se potessi vestirei solo di cachemere da Ottobre a Marzo

. Preferisco di gran lunga esprimermi in inglese che in italiano: per questo ho aperto un blog nella mia lingua madre, perchè altrimenti l'avrei persa completamente! A questo proposito: mi sto sforzando di insegnare alla mia cuginetta di due anni le basi della lingua anglosassone. Dopo qualche brevissima sessione dice con accento vagamente yankee: elò, ba-bay, tekkù. Sono soddisfazioni.

Tutte le mie blogger italiane preferite sono già state taggate, quindi attendo con ansia le vostre risposte!

ANALOGIE





Come una seduta: dettagli rubati alla sedia n. 14 di Thonet per la collezione P/E 2010 di Altuzarra.

DENTI. DENTI?

Alquanto scioccata da questi gioielli (o presunti tali) creati con denti umani montati su argento. Se questo genere di cose va di moda, posso tirare fuori la mia collezione di denti da latte che ho custodito dalla mia infanzia e creare qualcosa da vendere su Etsy!





E voi cosa ne pensate?

SCARPE DI LEGNO, ATTO SECONDO

Vi ricordate di queste? La (mia) mania per le scarpe di legno (o pseudo legno) continua:



Le nike disegnate dall'artiste Michael Lau riprendono il motivo del legno d'acero, e starebbero benissimo vicino alla versione D.I.Y. della mia amica: un paio a me, uno al mio ragazzo!

Tuesday, October 20, 2009

PRIMAVERA/ESTATE 2009/2010: MARK FAST

Se fino alla scorsa stagione Mark Fast era un nome che parlava di knitwear innovativo alle fashioniste espertissime ma diceva ben poco al resto del mondo, l'ultima sfilata di sicuro ha messo il suo nome (e il marchio) al centro di un dibattito prticolarmente acceso. Quello sulla forma fisica, sull'eterna lotta contro l'industria della moda e le sue modelle anoressiche, che vede Ralph Lauren ritoccare una bellissima ragazza e poi licenziarla perchè non abbastanza magra e Karl Lagerfeld offensivo nei confronti di tutte le donne (o per lo meno quelle sopra la taglia 38), alla faccia della filosofia democratica della capostipite del marchio per cui disegna.

Tre ragazze plus-size, ovvero probabilmente taglia 44, tre stupende ragazze in un casting di bellezze eteree che complementano alla perfezione i capi come nuvole del giovanissimo canadese. Tre ragazze che hanno fatto imbarzzare gran parte del pubblico alla sfilata, e licenziare una stylist, che mai avrebbe voluto vedere il suo nome davanti a un tale scempio. Dimostrando però che i suoi abiti sexy finora visti solo addosso a modelle filiformi possono funzionare anche su ragazze normali (certo, non con l'underwear vista in passerella: non hanno trovato mutande della taglia giusta?), e che forse sono i nostri occhi poco allenati il problema.




L'intera collezione è stupenda, la palette resta sui toni neutri e sono le inaspettate sovrapposizioni e i motivi in rilievo a creare movimento. Come ragnatele all'apparenza fragilissime (ma è questo il bello dei pezzi di Fast: dal vivo sono incredibilmente resistenti, quasi difficili da indossare per la forza della maglia elastica) i pezzi giocano con simmetrie e trasparenze, ma il risultato non è un sexy fine a sè stesso, e la scelta delle modelle sottolinea la ricerca di bellezza pura, di un look semplice nella sua ricercatezza di forme e decorazioni.







Sarà la presenza di ragazze "normali," ma tutto sembra portabile, desiderabile, mai esagerato. In particolare gli ultimi tre look qui sopra: whishlist!

NON-PALETTE

Vorrei passare l'inverno in un mondo in bianco e nero, dove gli unici tocchi di colore sono dati da lievissime sfumature rosa cipria e beige. Più o meno così:







La campagna Miu Miu per l'autunno/inverno ha centrato in pieno il mood invernale perfetto: la non-palette sta d'incanto unita ai capispalla morbidi e agli accessori splendidi della collezione. Splendide foto dove rifugiarsi in letargo fino ai mesi caldi...

Monday, October 19, 2009

BABY BLOGGER CRESCONO...

Vi è capitato di sicuro: dieci anni fa conoscevate un'adorabile bambina. Le facevate da baby sitter, o i suoi genitori conoscevano i vostri, o semplicemente era la sorellina di qualche vostro compagno di scuola. Era piccola, innocente, un po' rompipalle magari. Voi ve la ricordate ancora così, la stessa bambina con addosso gli stessi vestitini frou-frou, il cerchietto, le scarpine di vernice col fiocco o qualcosa del genere. Poi la ritrovate su facebook: in realtà è diventata una diciassettenne party girl con il doppio dei tuoi contatti e foto scattate in discoteca che farebbero rabbrividire gli amici di Cobrasnake.

Ecco, quando ieri ho aperto il blog di Lisa lo stupore è stato lo stesso. Avevo scritto di questa adorabile quattordicenne due anni fa, quando si faceva le gonne con la tappezzeria e le Keds erano la calzatura per lei più ambita. La ritrovo così:



Ma non sono sicura di apprezzare il cambiamento stilistico.

DESIDERIO DEL GIORNO



Non sono adorabili?

Li trovate qui, assieme a tutti gli altri splendidi braccialetti di Nicholas King.

TRECCE



Completamente innamorata delle trecce viste alle sfilate di Alexander Wang e Miu Miu.

Sto seriamente considerando l'idea di adottare questo look, conscia della delusione estrema che proverò quando mi renderò conto che senza extensions e professional hair stylist il suddetto look si sfascerà e passerò il resto dei miei giorni con una banalissima coda di cavallo.

PILLOLE DI SAGGEZZA

Sunday, October 18, 2009

Friday, October 16, 2009

PRIMAVERA/ESTATE 2010: 3.1 PHILLIP LIM

Procedo a ritroso (o forse sarebbe meglio dire a caso) nella mia cronaca semiseria delle sfilate per la prossima stagione.

Guardo sempre New York con gusto. Se a Parigi sfilano i miei stilisti preferiti, Londra è sotto il mio radar per una questioe affettiva e Milano è a volta appagante, New York è il tripudio dell'indossabilità. Designer e marchi giovani e poco conosciuti di qua dell'oceano portano sempre in passerella collezioni semplici, a volte sottotono rispetto agli sfarzi e spettacoli europei, ma sempre rigorosamente desiderabilissimi. Un esempio è Phillip Lim: non c'è sua sfilata di cui non mi sia in parte innamorata. La semplicità dei suoi disegni e l'impeccabilità degli accessori unite a una palette sempre nuova mi fanno innamorare ogni volta, e l'ultima sfilata non è stata da meno.

Quando tutti gli stilisti semplificano, lui esagera (o almeno lo fa secondo i suoi cnaoni): non pezzi basic multiuso ma vestiti sfiziosi e pezzi eleganti ma versatili. Il suo flapper dress anni trenta è ispirato alle forme di Picasso, la palette mescola neutri con viola e verde chiaro e un sacco di paillettes argento. Il risultato è leggero, portabile e desiderabile, cittadino con una marcia in più.






Ogni anno almeno un paio di pezzi finiscono nella mia lunghissima whishlist. Ogni anno puntualmente ci rimangono...