Sono circa tre anni che i jeans a sigaretta stretti alle caviglie (detti anche skinny ormai in italia come in inghilterra) sono diventati gli unici jeans (ma anche pantaloni) socialmente accettabili. Niente zampa di elefante, niente jeans larghi, niente che non fosse incredibilmente stretto. E devo dire che, almeno a me, questi jeans stanno bene. Ho la fortuna di avere gambe lunghe e relativamente magre. E poi con ballerine e stivali i pantaloni larghi non stanno altrettanto bene. Per non parlare della praticità: jeans larghi sono per forza più lunghi, e quando usavo portarli, al liceo, toccavamo per terra ed era un disastro ad ogni uscita (specie se pioveva). Questo non succede con gli "skinny."
All'inizio dell'inverno ci fu promesso che i modelli stretti stretti sarebbero passati di moda, che l'estetica sarebbe cambiata e saremmo tutti tornati ai pantaloni morbidi, se non addirittura larghi.
A parte qualche rara eccezione di timide uscite in passerella, non ho notato un gran cambiamento: i jeans che vedo ovunque sono stretti. E devo dire che sono contenta così, perchè trovo che con scarpe e maglie stiano molto meglio.
Ma questo modello di DKNY dalle ultime sfilate (si parla del prossimo inverno, quindi c'è tempo) mi ha fatto pensare.
Il tweed grosso e pesante in quella tonalità di grigio con ballerine (qui probabilmente hanno il tacco, ma io da mio quasi metro e ottanta non me la sento proprio) bicolore a punta tonda e maglia sportiva a sdrammatizzare (ma con dettaglio di paillettes che toglie qualsiasi trasandatezza al look) e sciarpa mi invoglia a provare. Indubbiamente così i pantaloni stanno benissimo, mi sembra una valida alternativa al mio stile corrente (ovvero lo stile corrente di mezza inghilerra) e non vedo l'ora di andare alla ricerca di una stoffa adatta per farmi fare lo stesso identico modello.
Monday, February 05, 2007
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