Fare le cose di corsa e di fretta a me non è mai piaciuto (chi segue questo blog l'avrà capito, date le settimane di magra che ho fatto passare ai miei lettori), ma dato che a questo progetto delle bloggers italiane avevo aderito ben prima di immaginare che sarei stata risucchiata in un turbine di caos in quel di Londra, mi sento in dovere di partecipare seppur di corsa e in maniera poco approfondita (se non altro per le decine di blogs che oggi mi hanno linkata per questo).
Come avevo accennato alle organizzatrici dell'evento, non me la sento proprio di stravolgere lo stile di Pillole di Moda con un post su un mio outfit. Premetto anche che quel che segue andrà ampliato ed elaborato, perchè di carne al fuoco ce n'è tanta, e cruda non è mai buona (oltre al fatto che fa male, si sa).
Non appena ho sentito parlare di denim, la mia mente è subito volata da Sea of Shoes, che di jeans ne sa una più del diavolo. E' proprio dal suo blog che è nata in me la curiosità per le vare tecniche del denim giapponese (da cui a dire il vero sono rimasta affascinata in gioventù, quando il mio sogno era trasferirmi a Tokyo e imparare a progettare un kimono al Bunka College of Fashion).
Le foto qui sopra vengono da Sri Threads, laboratorio artigianale specializzato in tessili della tradizione folk giapponese. E' un mondo in cui non mi sono mai addentrata ma che non vedo l'ora di esplorare.
Mi sembra impossibile poi non menzionare l'ultimo numero di Wallpaper*, il cui servizio di copertina (che purtroppo non trovo online e che non ho avuto tempo di fotografare/scanerizzare, vi dovete per il momento accontentare della fotina qui sotto, che forse vi farà capire quanto male sono messa al momento) ricorda tantissimo i tessili qui sopra. La mia adorabile dirimpettaia di scrivania e le sue assistenti hanno avuto modo di smontare decine di paia di jeans e ricostruirli a piacere come tele d'artista.
Certo ce ne sarebbero sei milioni di cose da menzionare: la tradizione americana e Ralph Lauren, o la mia recente ossessione per le giacche di denim da indossare sotto un maglione oversized, o ancora lo squisito abbinamento del tessuto di Nîmes con il cammello e la maglia beige...
Ma al momento è davvero troppa, troppa roba su cui concentrarmi. Prometto di tornare sul discorso, e di tornarci preparatissima (con almeno un paio di immagini decenti, intendo).
qui sotto la lista dei partecipanti, in ordine sparso:
Irene's Closet - L'Armadio del Delitto - Iole In Fashion - My Floor Is Red - Sioux - Starbucks and Chanel - Mode-Moi-Selle - The Cupcake Diary - Viola Comes in Colours - Tuzi Fashion Tips - Student Flair - Fashion Trotter - Carmen's Closet - 7 Heures du Mat - Mix This match That - Bibi Wonderland - Eli Living in My shoes - Je Veronique - Ciarlott - Anna Zigliotto - Guady - Lilia Sole - Lady Marian - The Skeleton Party - Miss Fefe - La Principessa del Forum - Reports of a Velvet Rose - Lo Stile DeStijl - Alice VR - Stefi - Pensieri in Standby - Ago nel Pagliaio - I Wanna Look Like Sienna - Pig Chic - Coop Style - Tea Spoons of Me - The Maiden Brunette - Miss Velvet Bow - The Chic Blonde - Lidl Style - Blue is in Fashion this Year - Nayra Laise - The Minette Issue - Fashion for Breakfast - Rikina - Factory Style - Rose a Pois - A bit of Fashion - Voguette - Best of Blonde - Angela's Wardrobe - The blondie Stales - Simple Glamour Girl - Samuele Paladini - BBBy - Privalia - Vyrtuosa - Pillole Di Moda - Stefania Rocks - Barble Laura - Teresa - The Chic Blonde - Elisa Zampieri - Eli Vseli - Ego e Filo - Stile Stile Stile - Dressup for - It is Martina - This is me then - Penny Stylenotes - The Scent of Obsession - Rano 83 - Sardorialist - Kirei Girl da Madrid - Fashion Dollshouse - Punkie Shoes - Chiara Deanna
Wednesday, March 24, 2010
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5 comments:
hai scelto delle immagini davvero belle!
Io non sapevo che esistesse una tradizione del jeans giapponese ma quest'estate quando sono andata in Giappone l'ho scoperto grazie al ben più commerciale brand evisu. Entrata in uno showroom, mi è stato spiegato anche tutto il procedimento dello speciale trattamento del denim.
Chiara: purtroppo, come ho detto, sono state ua scelta fatta di corsa e quantomeno forzata. prometto una selezione più accurata in futuro.
Giorgia: la moda giapponese è un mondo che mi riprometto di esplorare da - non esagero - almeno otto anni. E non parlo solo dei grandi - Yohji, CDG, Junya etc - ma soprattutto delle tecniche, dei tessuti, dell'estetica...una meraviglia.
ebbè, solo un'artista com te poteva concepire un post così bello e sofisticato...ti adoro...grazie di esistere!
(questa ultima espressione fa un po tanto carlo verdone, ma quando ce vò, ce vò...)
davvero fantastici e io che pensavo che i giapponesi indossassero solo giacca e cravatta. e invece usano nache abbigliamento informale.
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