Dopo settimane di attesa e propaganda e' finalmente stato aperto style.it. Che dire, non mi aspettavo granche', e le mie aspettative si sono rivelate esatte. Non e' un granche'.
La grafica e layout del sito non sono del tutto piacevoli per la vista, ci sono troppe finestre, troppi link, troppi menu' e troppe pubblicita'. Trovo che il sito sia confuso, e non posso fare a meno di paragonarlo al suo omonimo americano (o anche all'inglese vogue.com, se vogliamo). In questo caso vale il detto "less is more," sono certa che una pagina piu' semplice avrebbe avuto un effetto migliore. Ovviamente vale la mia diffidenza nei confronti dei prodotti italiani, banali, scontati e sovraeccitati. Mi dispiace perche' il risultato e' che il pubblico che ne viene fuori e' identico al prodotto.
E perche' scrivere in inglese? non capisco perche' uno stilista deve diventare "designer", non capisco cosa vogliano dire con il link del menu' "people & show", non capisco perche' un prodotto che vuole essere cosi' fortemente italiano non possa scrivere in italiano. E' ridicolo. Uno style in inglese c'e' gia'.
Le foto delle sfilate sono le stesse di style.com, i commenti sono ridotti al minimo (e devo dire che preferisco Sarah Mower e Suzy Menkes, non c'e' niente da fare) e manca una cosa che per me e' essenziale, ovvero il "lookbook." Il lookbook e' una funzione di style.com, quando vedi uno stile che ti piace, con un click lo puoi aggiungere alla tua galleria personale (senza salvare mille foto sul desktop) e tornare a guardarlo senza doverlo cercare fra mille foto. E' una funzione essenziale, che il sito italiano non ha. Certo, e' apprezzabile il fatto che ci siano i profili di molti stilisti, lo e' davvero. Ma non ci sono i dettagli, non ci sono le foto del backstage, di alcuni non c'e' neanche il commento.
Non posso fare a meno di paragonare tutto cio' all'eleganza, semplicite' e stile di style.com, bibbia online della moda, il mio sito preferito.
So che e' presto per dare un'opinione, e saro' ben felice di scrivere ancora quando e se il sito cambiera' in meglio. Ma per ora ne rimango delusa.
Thursday, February 08, 2007
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3 comments:
Sono d'accordo con te.Il clamore con cui è stato annunciato non è giustificato.Non ha nulla di piacevole e al momento non è altro che un contenitore di caos di difficile consultazione.Peccato.Ma possibile che le versioni made in Italy non siano mai all'altezza della situazione?
confido in un'inversione d tendenza...chissà.
vale
Sono d'accordo con te su tutta la linea.
Ciao. Ti piacerebbbe diventare una delle redattrici moda di whipart?
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