In queste settimane non ho avuto tempo per seguire uno stile di vita pseudo-regolare, figuriamoci le sfilate Autunno/Inverno...
Ho però dato un'occhiata agli stilisti che mi incuriosivano (e ovviamente approfondirò quando quest'inferno universitario finirà):
PRADA (e le scarpe di Miuccia)
Ve lo dico subito: la collezione non mi è piaciuta. Come sempre quando si tratta di Prada però, la vera forza dei capi è nello styling, quindi aspetto di vedere il tutto all'opera prima di dare un giudizio affrettato.
Ma le scarpe!
Le scarpe di Miuccia, va detto, non mi deludono mai, ma questa volta mi sembra abbia fatto di più: la nuova collezione mi ricorda Miu Miu un anno fa, collezione che tanto avevo amato (e purtroppo mai comprato). La scarpa di Miu Miu è stata presa e sviluppata in astratto, tinteggiata di azzurro (ma anche beige, nero, bronzo...), portata ad un livello più concettuale:
Sono contenta poi che da Prada si sia fatto un generoso uso dell'azzurro, colore poco visto e molto sottovalutato dalla moda, spero che questa sfilata lo riporti un po' in auge e gli dia lo spazio che si merita. Sulla collezione, mi piace quello che hanno detto da VeryCool, e non posso far altro che citarli:
"con Miuccia Prada non esistono nè cliché né certezze: ogni nuova collezione è una faccenda completamente nuova. La sua moda è un continuo Sottosopra dentro il quale ci sentiamo ogni volta più smarrite ma anche più libere."
BOTTEGA VENETA
Forse si sa, ho un debole per Bottega Veneta: trovo che le collezioni di Tomas Maier siano un concentrato di semplicità e portabilità presentato in maniera altamente sofisticata. Non mancano mai di stupirmi ed affascinarmi.
Quest'ultima sfilata però mi ha stupita e affascinata su un nuovo piano, con - per la prima volta - una collezione del tutto inattesa. Fedele ai suoi neutri, Maier ha presentato una linea che unisce la semplicità tipica del marchio ad uno stile decostruito tutto nuovo, con tessuti pesanti sapientemente drappeggiati, lunghezze inaspettate e linee pulite:
MARNI
Definirò questa sfilata con un'espressione che si usa qui: eyecandy. Un tripudio di colori, tessuti, lunghezze, sovrapposizioni: posso proprio dire che al momento è questa la mi collezione preferita, anche per i toni a volte poco invernali e più primaverili che, data la mia avversione per la stagione fredda, mi rende la collezione ancora più bella.
Parlando di colori, questa sfilata riassume benissimo quella che è la mia ossessione corrente (che in parte vi avevo annunciato qui: toni pastello uniti a sprazzi di colori brillanti e a volte fluo, per un effetto sorprendente bilanciato.
CELINE
Dico una cosa sola: questa giacca è perfezione concentrata in un capospalla.
CHANEL
Come non citare il bellissimo allestimento dela sfilata? Una giostra
gigante nel mezzo di un luminosissimo Grand Palais, raffigurante tutti i simboli della maison: dalle borse matelassè ai tailleurs in tweed.
Questo simbolo di fanciullezza è sembrato poi particolarmente adatto a decorare quella che è stata definita "la collezione più giovane mai presentata nella storia di Chanel", fra capelli spettinati e maglioni che sembravano presi in prestito da un fidanzato adolescente.
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Questo è quello che mi ha colpita fin ora. Il resto delle sfilate me lo guarderò con calma, che tanto (per fortuna) al prossimo inverno c'è tempo...
Sunday, March 09, 2008
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2 comments:
adoro le scarpe, farei follie!!!! un bacio da www.animafelina.com
Secondo me miu miu e prada sono il fiore all'occhiello delle calzature da donna made in italy
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