Mi sono innamorata di un libro. Leggo al piani superiore di autobus double decker, nei caffè di South Kensington, nei parchi sul Tamigi. Ma leggo lentamente, qualche pagina alla volta, con tantissime pause per far durare questo piacere il più a lungo possibile.
Gabriel Garcia Marquez è il mio autore preferito da quando ho scoperto i suoi libri, per caso un'estate di letture scolastiche. Le ambientazioni sud americane così decadenti, i colori e i profumi che sembrano filtrare le pagine, i personaggi confusi di cui mi sono innamorata all'istante ne hanno fatto il mio autore preferito. E in queste settimane mi sono persa in una copia ormai completamente spiegazzata e vissuta di L'Amore ai Tempi del Colera, e il mio unico desiderio è di teletrasportarmi nei Caraibi di un secolo fa, in una città decadente arsa da sole e salsedine.
Sono rimasta incantata dal viaggio di nozze a Parigi della giovane protagonista, e dagli acquisti nella città più alla moda del tempo. In particolare, mi ha colpita una frase in cui illustra una serie di ornamenti per i suoi cappellini. Mi immagino colori scuri e polverosi, tessuti delicati e leggermente usurati, rifiniture grossolane ed etichette dai nomi improbabili.
Mi immagino cappellini decorati con grossi fiori, e credo sia ora di condividere queste immagini, che da tempo ormai tengo nascoste in una cartella del mio computer...
[Dall'alto: TFS, Velvet, The Stylish Wanderer
L'idea di ornamenti floreali mi aveva già tormentato mesi fa, quando il clima era meno floreale che mai, e più di recente in versione tappezzeria...
Ma ho trovato una splendida sorpresa sfogliando il catalogo di J Crew (marchio di cui comprerei/da cui copierei ogni singolo look per quest'estate): ghirlande di fiori giganti in colori pastello (purtroppo non in vendita, e ancora non capisco se sono veri o finti...sono troppo belli!), che complementano alla perfezione le nuance gioiello della collezione estiva.
Aggiorniamo la lista delle ossessioni? Dunque: colli, colori, fiori!
Sunday, May 10, 2009
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