Tuesday, May 06, 2008

COSTUME INSTITUTE GALA: CHI SE L'E' CAVATA MEGLIO SUL TAPPETO ROSSO

Ieri sera al Metropolitan Museum di New York ha avuto luogo il Costume Institute Gala, il ballo organizzato da Anna Wintour in occasione dell'apertura dell'anuale esposizione di moda del museo (quest'anno dedicata al mondo dei supereroi).

Si può dire che questo sia l'evento più importante dell'anno: tutte le celebrità sono invitate, ed è una vera lotta per che stilista veste che celebrità, e nessuno è immune dai pettegolezzi del giorno dopo, quando le foto compaiono su tutti i siti e blog, per venire commentate fino allo afinimento. Ovviamente questo blog non fa eccezione: qui di seguito gli abiti che mi sono piaciuti, quelli che non mi sono piaciuti, e altre cose interessanti.

Inizio subito con quelli che non mi sono piaciuti per niente, che in realtà sono solo due (quello che non è menzionato qui mi è stato assolutamente indifferente):



Rachel Bilson mi ha delusa tantissimo, quella pettinatura non le fa per niente onore e un abito nero da strega non fa che peggiorare la situazione, mentre trovo che la bellissima Tilda Swinton non abbia per niente bisogno di tutto quel trucco in faccia a l'abito (Prada?) potesse essere accorciato di un bel pezzo. Mi chiedo chi siano le loro stylist, e se siano state prontamente licenziate o meno.

Il bello devo dire che però non è mancato:



Un tripudio di colori pastello e tinte più forti, linee femminili completate da capelli e trucco da dive: non saprei scegliere la mia preferita.

Bellissimo il corto Alberta Ferretti di Diane Kruger, sbarazzino ma impeccabile in tessuto simil-foglio d'argento con un inaspettato dettaglio fluo nelle scarpe, sorprendente Eva Longoria in mille petali oversized color melanzana di Marchesa, Gisele come una dea greca in Versace, Mischa Barton in un eclettico mix di Missoni, Kirstin Davis solare in un candido trionfo di pieghe di Michael Kors, Zoe Kravitz fedele alla sua natura rock'n'roll mescola velluto anni venti e boa di piume, Christina Ricci divina sirena fra spuma di velo e coralli di raso Givenchy, Jennifer Lopez in un lungo susseguirsi di pieghe con fascia incrostata di pietre. Divine è dir poco, forse non molto fedeli al tema della serata (più fate che eroine), ma sicuramente di grande effetto, eleganza e femminilità.

Una cosa curiosa è stata la moltitudine di lunghezze-non lunghezze: che sia polpaccio o caviglia con decolletè a vista, non posso dire di aver gradito queste vie di mezzo:



Lungo-non lungo, corto-non corto, trovo non ci sia niente di peggio (e di meno glamour).

Ora passiamo alle menzioni d'onore, quelle troppo belle, troppo particolari, insomma le mie preferite.




Jessica Stam in corto, vestita dal duo Proenza Schouler. Sebbene questo abito non sia niente di che rispetto a quelli visti sopra, mi piace la sua semplicità e allo stesso tempo complessità: linee semplici ma sovrapposizioni di pannelli si stoffa che lo rendono interessantissimo, in particolare nel tessuto bronzato/pailettato in un inusuale marrone (avrei cambiato i sandali, troppo costrittivi e in deciso contrasto con la leggerezza strutturata del vestito).



E poi la mia foto preferita: Kate Mara con il designer (di cui indossa una creazione) Zac Posen. L'abito è bellissimo, con il top asimmetrico e un'infinito susseguirsi di ruches e balze, tutto in un giallo di grande effetto ed impatto. Ma l'abito sembra fatto apposta per essere fotografato accanto al designer e al suo completo blu elettrico (che nell'insieme ricorda vagamente Clark Kent versione giornalista del quotidiano Metropolis). Adorabile.



Ma la menzione d'onore va ad Anna Wintour, regina della serata. Il suo abito Chanel, ispirato a Storm degli X-Men, era un semplice lungo di paillettes argento, con l'aggiunta di particolari imbottiti che hanno fatto della Wintour non solo la regina, ma anche il supereroe della festa.

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