Probabilmente avete sentito parlare di Mary Katrantzou negli ultimi mesi. A giugno si è diplomata alla Central Saint Martins, ha aperto la sfilata delle nuove leve, e negli ultimi mesi ne hanno parlato StyleBubble, Vogue e Dazed & Confused.
Comunque, come un po' tutti anch'io me ne sono innamorata, se non altro per l'attenzione che dedica ai colli nelle sue creazioni (ovviamente), ma anche per la semplicità delle linee dei suoi abiti, che le permette di fare pazzie con le stampe. Colori improbabili si affiancano in simmetrie e temi grafici ancora più incredibili: è uno stile che non indosserei mai, ma che per quache motivo la stilista greca rende appetibile e desiderabile. Mi spaventano un po' le super-spalline imbottite (all'inizio degli anni novanta ero obbligata a indossare giacche in lana cotta con spalline che io chiamavo "da giocatore di rugby" e da allora non mi sono più ripresa. Odio le spalline.), ma è un limite che potrei superare data l'eccezionalità dei capi. Non mi stupisce che Mary Katrantzou abbia iniziato la sua carriera come studentessa di architettura alla RISD, e solo dopo un anno o due si sia trasferita a Londra per diventare designer.
La collezione invernale presenta una serie di capi con una pesantezza decorativa tale che basta a tener caldo. E uno styling minimalista (calze monocromo, scarpe che non si notano e poco altro) è d'obbligo.
Ancora meglio la collezione estiva: niente spalline, stesse linee semplici ma colori ancora più brillanti, e geometrie più estreme.
Magari, tempo che arriva la primavera, riesco a scoprire dove comprare uno dei suoi abiti (desidero ardentemente l'ultimo) e a permettermelo pure.
Tuesday, December 16, 2008
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1 comment:
Sì, le mi piace un sacco con i suoi colori e tutte le sue collane trompe l'oeil e l'ultimo abito è davvero bello. Avevo in programma di scriverne da mesi, ma rimanda rimanda eccomi qui...!
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