In sostanza, è uno stivale di pelle con una punta di gomma: una roba bruttissima. Eppure, ha quel fascino tipico dell'abbigliamento genuino a cui io non resisto. Per non parlare del fatto che è una scarpa perfetta per le condizioni climatiche estreme a cui ci ha abituati quest'inverno, e dalla linea abbastanza sconosciuta e discreta per passare inosservati in mezzo a un mare di Timberland boots con dettagli in vernice, o peggio. I duck boots sono diventati un'ossessione da quando ho iniziato ad accorgermene di loro in TV, nei film, e perfino nelle foto di arredamento che passo in rassegna per Case&Cose (pensate che hanno fatto un'apparizione sull'altro blog mesi fa!)
Leggo che i classici duck boots sono di L.L. Bean:

Ma se dovessi scegliere, vorrei quelli di Sorel, che sembrano fatti per affrontare l'inverno nello Utah:

Se l'idea vi intriga ma siete tipi più modaioli, anche Marc Jacobs e Tory Burch si sono cimentati con questo classico dell'abbigliamento outdoor americano, con risultati secondo me discutibili ma comunque degni di nota.
Detto questo, mi ritiro a ponderare l'idea di un duck boot (ormai) per il prossimo inverno, nell'attesa di un viaggio negli states per comprarmeli...