Di recente, un mio amico ha pubblicato su facebook una foto risalente al liceo: quarta superiore, la mia classe in posa davanti alle cascate del Niagara, tutti molto provati da piogge torrenziali e notti insonni tipiche di una gita scolastica. Ovviamente l'intera classe si è scagliata contro il povero malcapitato, che ha osato oltraggiarci tutti pubblicando una foto che rappresenta tutto quello che vorremmo dimenticare, esteticamente parlando.
Tagli di capelli oggi improponibili, giubbini pescati chissà dove, sciarpe dai colori improbabili, e l'immancabile apparecchio per qualche sfortunato (io inclusa) che ha messo a posto i denti troppo tardi: cinque anni fa eravamo un disastro, ma vi posso assicurare che ci si sentiva tutti un po' arrivati, tutti un po' al culmine del nostro stile. Quella foto (e il resto dell'album, non meno divertente peraltro) porta con sè un misto di tenerezza e imbarazzo, oltre ovviamente al pensiero: "ma cosa avevamo in testa?"
Sebbene vada abbastanza fiera della mia maxigonna Levi's Engineered, pantaloni militari e uso coraggioso del fuxia, devo ammettere che non tornerei indietro al mio stile di sedici-diciassettenne neanche morta. Ma in fondo non è questo il bello della moda? Rinnovarsi, tenendo le cose che funzionano (converse, skinny jeans) ed eliminando quelle che non si possono proprio vedere (jeans col jeans, ballerine con la punta quadrata)? Non è che in fondo quell'imbarazzo è utile e positivo? Significa dopotutto che siamo cresciuti, sicuramente maturati (non solo stilisticamente, si spera), e probabilmente raffinati? E' rassicurante sapere che siamo passati per delle fasi estetiche poco felici (a quattordici anni volevo a tutti i costi farmi i capelli rasta, e il mio stile andava di conseguenza. L'anno dopo ho comprato un cappotto di pelle viola e volevo tingermi i capelli di nero. Fate un po' voi..) e ne siamo usciti tutti interi, oserei dire persone normali.
Questa riflessione mi viene in testa in un giorno molto particolare: il compleanno di Anna Wintour. La signora della moda compie cinquantanove anni, e sebbene non sia poi una pietra miliare dei compleanni, quelli di Fashionologie le hanno fatto un bel regalo: una raccolta dei suoi outfit più datati, per ricordare a lei (e a noi) che il tempo passa, ma le foto restano, e quindi dovrebbe fare un po'meno la snob considerando che quindici anni fa andava in giro vestita così:
Anche se devo ammettere di essermi innamorata di questo vestito:
Forse allungato di qualche centimetro sarebbe meglio, ma lo trovo così attuale che lo vorrei nel mio armadio immediatamente!
Potete vedere il resto della serie (ovvero un distillato di inzio anni novanta) qui.
Tanti auguri Anna!
Tuesday, November 04, 2008
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4 comments:
Facebook è il regno dell'imbarazzo fotografico. Lasciamo perdere. Anche se devo ammettere di avere pure io un album dedicato a questo tipo di "x files".
PS: ma alle cascate del Niagara in gita??? Io in quarta superiore son stata a Firenze da mattina a sera...per carità, nulla contro la splendida città, ma...!
Però il vestitino verde e giallo fa un po' Tata Francesca, dai!!
Carino il tuo blog, lurko spesso :-)
Ciao, Grace
Alice: io ADORO le vecchie foto! più ce ne sono meglio è! Tanto è inutile imbarazzarsi per un passato poco stiloso, tanto vale concentrarsi sui bei ricordi! Ho avuto la fortuna di frequentare un liceo europeo e la cosa più bella sono stati gli scambi con scuole in america ed europa..per quello eravamo alle cascate!
Grace: secondo me è stupendo! Magarila gonna starebbe meglio in tonalità un po' più tenui, ma il corpetto è spettacolare!
certo un tocco di rinovamento anche al taglio di capelli non avrebbe guastato! è sempre lo stesso caschetto!lo so che è carino ed è il suo marchio di fabbrica....ma insomma..!
bebe
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