Avete mai partecipato a una cerimonia religiosa ah Harlem, nel nord di Manhattan? A me è successo, e vi garantisco che è un'esperienza incredibile. Lasciando da parte l'intensità della situazione (se avete visto un qualsiasi film americano con una messa black con tanto di coro gospel: è esattamente così), quello che non sono riuscita a togliermi dalla testa sono le mise incredibili delle signore (e signori!). E i loro cappellini! Colori sgargianti, forme improbabili e tanto humor sono gli ingredienti di una qualsiasi messa battista nell'Upper West Side newyorchese, e la settimna scorsa Aretha Franklin ha unito questi ingredienti nella sua performance alla cerimonia di insediamento di Barack Obama.
Certo, la cerimonia in sè è molto più importante di un cappellino, e poi c'era la first lady da ammirare, ma l'accessorio di Aretha Franklin ha rubato la scena ed è in poco tempo diventato una leggenda, un simbolo di quel giorno, e un'ossessione per molti. Basta visitare la Bibbia del pettegolezzo OhNoTheyDidnt, dove oltre la metà degli utenti ha personalizzato la propria icona con il famigerato cappellino: dai personaggi di Gossip Girl a Kylie Minogue e Rhianna, dai cartoon di South Park allo stesso Barack Obama, tutti hanno indossato l'accessorio di Aretha, che a breve si è trasformato in un vero e proprio fenomeno.
Ma da dove viene questo cappellino tanto ammirato e desiderato? E'una creazione di Luke Song, cappellaio di Detroit (pare che Detroit sia la location perfetta dove aprire un negozio di cappelli: hai in mano tutte le star della musica black americana), il quale sostiene di aver venduto migliaia di quei cappellini dal giorno in modello ha fatto il suo debutto in TV. Ha avuto così tanto successo che ha deciso di produrre una collezione interamente dedicata alla cantante americana, con il suo cappellino in 12 modelli diversi per colore e misura del fiocco, le cui caratteristiche rimarranno però fondamentalmente fedeli all'originale, in feltro con bordi decorati di Swarowsky e fiocco protagonista. Alla modica cifra di $150, l'effetto è garantito.
Se poi siete appassionati di cappelli (io non lo sono personalmente, mi piace più guardarli che indossarli), e passate per Londra, il 24 Febbraio apre Hats, an Antology by Stephen Jones, mostra di copricapi curata dal cappellaio matto d'Inghilterra.
Tuesday, January 27, 2009
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2 comments:
Meraviglioso. E' stato appena l'ho visto ed è tuttora il mio pensiero nei confronti del cappellino di Aretha. Da grande fan di cappelli eccetera, non posso perdermi la mostra londinese :-)
Amo i cappelli e questo qui è spettacolare...
xo xo
Iole
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